Pensioni 2026: proroga Quota 103 e novità Opzione Donna
Le modifiche alla Legge di Bilancio potrebbero includere il rinnovo di misure chiave per garantire l'uscita anticipata dal mondo del lavoro.
Le proposte emendative alla Legge di Bilancio mirano ad estendere le opzioni di uscita anticipata dal lavoro. Al centro del dibattito sulle pensioni 2026 rientrano la possibile proroga di Quota 103 e una versione rivista di Opzione Donna.
Il futuro di Opzione donna nella manovra
Dopo l'iniziale esclusione per carenza di fondi, la misura è stata ripresentata con nuove indicazioni sulle coperture finanziarie. L'obiettivo è consentire l'accesso alle lavoratrici di 61 anni con 35 anni di contributi maturati entro il 2025, applicando il ricalcolo contributivo dell'assegno. La platea includerebbe categorie svantaggiate come caregiver, invalide civili al 74% e disoccupate, con la possibilità di estendere la tutela anche a chi ha perso il lavoro involontariamente.
Proroga Quota 103 per le pensioni 2026
Sia le forze di maggioranza che quelle di opposizione spingono per rinnovare questo canale di pensionamento. I requisiti rimarrebbero invariati rispetto al passato: 62 anni di età anagrafica e 41 di contributi da maturare entro il 31 dicembre 2026, garantendo così continuità alla flessibilità in uscita. Senza questi interventi, il sistema previdenziale rimarrebbe ancorato quasi esclusivamente alla Legge Fornero e all'Ape Sociale.
Ecco una sintesi delle possibili misure in discussione:
Opzione Donna: possibile estensione della platea e rinnovo al 2026.
Quota 103: conferma dei requisiti anagrafici e contributivi (62+41).
Ape Sociale: unica misura di flessibilità già confermata nel disegno di legge iniziale.