Riscatto della laurea per il personale scolastico: la proposta di riforma che abbassa i costi e valorizza la professione
Una nuova proposta di legge in Italia vuole dimezzare i costi del riscatto della laurea per docenti e ricercatori. La mossa mira a tutelare la categoria.


Il sindacato Anief, attraverso il suo presidente nazionale Marcello Pacifico, ha recentemente rilanciato l'urgenza di una riforma per il riscatto della laurea, rivolta in particolare al personale del settore scolastico. L'obiettivo è permettere a docenti e ricercatori di riscattare i propri anni di formazione, in modo che possano essere conteggiati per la pensione, ma a costi notevolmente ridotti o, idealmente, in maniera gratuita.
La proposta ha trovato un riscontro concreto grazie all'iniziativa della senatrice Ella Bucalo di Fratelli d’Italia. La parlamentare ha presentato un disegno di legge al Senato lo scorso 6 marzo 2025, che punta a migliorare le condizioni di welfare per il personale del comparto istruzione e ricerca. Un punto cardine di questa proposta legislativa è il riscatto agevolato degli anni universitari.
Un sostegno economico e un riconoscimento del lavoro
Attualmente, il costo per riscattare un anno di università è di circa 6.076 euro, un onere che porta a una spesa totale di oltre 30.000 euro per un corso di studi quinquennale. Questa cifra rende l'operazione economicamente insostenibile per la maggior parte del personale scolastico. La proposta Bucalo mira a rivoluzionare questa situazione. Grazie a una riduzione dell’aliquota contributiva al 5%, il costo annuale scenderebbe a circa 900 euro, portando il totale per cinque anni di studi a circa 4.500 euro.
Questa riforma non si limita all'aspetto finanziario, ma rappresenta anche un riconoscimento del valore del lavoro svolto da insegnanti e ricercatori. La proposta intende colmare una disparità di trattamento, dato che il riscatto gratuito è già previsto per altre categorie professionali, come gli ufficiali dell'esercito, mentre il personale scolastico ne è escluso.
Benefici per la pensione e il benessere lavorativo
L'iniziativa del sindacato Anief, supportata da una petizione che ha raccolto 120.000 firme, mira anche a contrastare il fenomeno del burnout tra gli insegnanti. Rendere più accessibile il riscatto della laurea permetterebbe a molti docenti di anticipare l'età pensionabile, consentendo un ricambio generazionale nel settore. Secondo le stime, il personale scolastico potrebbe così andare in pensione anche a 61 anni, a seconda degli anni riscattati.
Oltre a migliorare l’accesso al pensionamento, la proposta di legge si concentra anche su altri aspetti del benessere lavorativo, come la sicurezza sul lavoro e la salute psicologica dei docenti. Questo disegno di legge rappresenta un passo significativo verso una maggiore tutela e valorizzazione dei lavoratori della scuola, un settore fondamentale per la crescita del Paese.
Il DDL 1413
Il seguente Disegno di Legge, promosso con il supporto del sindacato Anief, mira a riformare l'istituto del riscatto degli anni di studio universitario per il personale del comparto istruzione e ricerca.