Ritorna il Concorso Dirigenti Scolastici in Campania: fissate le nuove date
Continua il suo iter il concorso dirigenti scolastici in Campania. Ecco le uove date per gli orali: dal 23 giugno. Approfondimento su irregolarità e denunce.


Il concorso per dirigenti scolastici in Campania, precedentemente bloccato a seguito di presunte irregolarità, riprenderà con le prove orali a partire dal prossimo 23 giugno. Questa notizia giunge dopo un periodo di incertezza e denunce da parte di numerosi partecipanti, che avevano segnalato anomalie nella procedura concorsuale. La prova orale, inizialmente prevista per il 14 aprile, era stata rinviata a causa delle suddette problematiche.
L'avviso dell'USR Campania sul calendario delle prove del Concorso Dirigenti Scolastici
L'Ufficio Scolastico Regionale (USR) della Campania ha ora comunicato il nuovo calendario, offrendo una prospettiva chiara ai candidati in attesa. La riattivazione del concorso rappresenta un passo fondamentale per garantire la trasparenza e l'integrità del processo selettivo, rispondendo alle richieste di chiarezza avanzate dai concorrenti e dalle istituzioni. Il caso ha evidenziato l'importanza di controlli rigorosi in procedure pubbliche di tale rilevanza.
Valditara chiede la ripartenza della procedura del Conncorso Dirigenti Scolastici in Campania
Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dimostrato una forte volontà di far ripartire la procedura concorsuale, sollecitando il direttore scolastico regionale della Campania, Ettore Acerra, a procedere con la riorganizzazione. In risposta a questa richiesta, Acerra ha pubblicato il calendario ufficiale delle prove orali. Le sessioni si svolgeranno dal 23 giugno all'11 luglio presso l'istituto comprensivo Tito Livio-Fiorelli, situato in via Fiorelli, a Napoli.
Saranno 65 i candidati ammessi alla fase orale, selezionati tra i 165 partecipanti alla prova scritta, che attendevano da mesi questo sviluppo. La determinazione del Ministro Valditara e l'azione dell'USR Campania mirano a ripristinare la regolarità del concorso, garantendo ai partecipanti la possibilità di completare l'iter selettivo in un contesto di maggiore trasparenza e equità, fondamentali per la credibilità dell'istituzione scolastica.
La denuncia e i presunti favoritismi
Le irregolarità che hanno portato alla sospensione del concorso sono state oggetto di una denuncia formale alla Procura della Repubblica di Napoli da parte di 16 ricorrenti. Questi hanno accusato la commissione esaminatrice di "falso in atto pubblico" e favoritismi, ritenendo che tali condotte abbiano compromesso la correttezza delle procedure per la nomina dei 34 dirigenti scolastici campani. A seguito di queste accuse, i membri della commissione si sono dimessi uno dopo l'altro. Le indagini hanno rivelato che una commissaria avrebbe avuto "rapporti di intensa e reiterata frequentazione" con uno dei candidati, il quale aveva ottenuto un punteggio molto elevato nella prova preselettiva.
Questi rapporti si sarebbero evoluti in una collaborazione professionale stabile con interessi economici reciproci, come testimoniato anche da foto sui social. È emerso che, dopo le dimissioni della commissaria, il candidato non ha mantenuto lo stesso livello di punteggio nella prova scritta, alimentando ulteriormente i sospetti sulla regolarità della selezione. La vicenda evidenzia l'importanza di rigorosi controlli per prevenire conflitti di interesse in procedure concorsuali pubbliche.
I casi sospetti in esame
La denuncia alla Procura ha evidenziato un secondo caso sospetto che coinvolge un'altra candidata. Quest'ultima, in passato, avrebbe ricoperto ruoli che la collegavano direttamente ad alcuni membri della commissione giudicante. Nello specifico, nel concorso per dirigenti scolastici del 2017, la candidata faceva parte della commissione di valutazione che ha esaminato uno dei membri dell'attuale commissione. Questa situazione, definita dai ricorrenti come un "reciproco esame", appare in palese violazione dei principi di imparzialità e trasparenza.
I denuncianti sottolineano come questi rapporti non si limitino a una generica colleganza, ma delineino una situazione di cointeressi e possibile favoritismo, che avrebbe alterato la valutazione dei candidati. Questo "conflitto di interessi" avrebbe compromesso la genuinità della selezione. Il sociolinguista Massimo Arcangeli ha annunciato l'invio al Ministero dell'Istruzione di una nota dettagliata sul concorso campano, evidenziando che questo potrebbe essere solo "la punta dell'iceberg" di un fenomeno più ampio, con centinaia di segnalazioni di anomalie a livello nazionale. Inoltre, la sostituzione della prima commissaria con un'altra che aveva in passato lavorato con la candidata sotto esame ha sollevato ulteriori interrogativi, rafforzando la necessità di un'indagine approfondita per garantire la regolarità e la credibilità di tutti i concorsi pubblici.