Rottamazione cartelle 2026: le novità sui pagamenti
La Manovra 2026 introduce la rottamazione cartelle quinquies. Cambiano le regole per la rateizzazione e gli interessi sui debiti.
La Legge di Bilancio 2026 introduce una nuova definizione agevolata per la rottamazione delle cartelle esattoriali. Questa misura, nota come rottamazione quinquies, segue la 'quater' e offre ai contribuenti la possibilità di saldare i debiti con l'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il meccanismo prevede sconti e piani di pagamento dilazionati, ma con regole diverse dal passato.
Definizione agevolata: cosa si paga e cosa si risparmia
Il meccanismo centrale della pace fiscale, noto come "definizione agevolata", rimane il pilastro della misura. Questo strumento consente ai contribuenti di regolarizzare le proprie posizioni debitorie versando esclusivamente il capitale originario iscritto a ruolo. A questa cifra si aggiungono unicamente le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica della cartella. Il vantaggio economico principale risiede nell’azzeramento totale di sanzioni e interessi maturati, componenti che spesso incidono pesantemente sull'importo totale.
Questa struttura, che riduce significativamente il debito, era già prevista per la rottamazione quater (attiva per i carichi affidati dal 2000 al 2022) e viene ora estesa alla nuova "quinquies". La nuova misura si rivolge ai debiti derivanti da dichiarazioni presentate entro la fine del 2023 ma non ancora versate.
Il modello attuale: le regole della rottamazione quater
Per comprendere l'evoluzione della misura, è utile analizzare il modello precedente. La rottamazione quater, partita il 31 ottobre 2023, prevedeva due modalità di adesione: il pagamento in un'unica soluzione oppure un piano quinquennale strutturato in 18 rate. Questo piano aveva scadenze fisse (28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre). La struttura imponeva il versamento di due maxi-rate iniziali, ciascuna pari al 10% del debito totale, mentre le successive 16 rate erano di importo costante.
Sui pagamenti rateali veniva applicato un tasso di interesse del 2% annuo, con decorrenza dal 1° novembre 2023. Il sistema della 'quater' si è dimostrato molto rigido: il mancato o tardivo pagamento di una sola rata comportava la decadenza immediata dai benefici, con il ripristino dell'intero debito originario, comprensivo di sanzioni e interessi precedentemente annullati.
Rottamazione cartelle 2026: le novità sui versamenti
Il Disegno di Legge di Bilancio 2026 (il cui testo è suscettibile di modifiche parlamentari) introduce novità sostanziali per la rottamazione quinquies. La prima scadenza per aderire è fissata al 31 luglio 2026. L'innovazione più rilevante riguarda la durata del piano: viene esteso fino a 9 anni, consentendo un massimo di 54 rate bimestrali. A differenza del passato, non sono previste maxi-rate iniziali; gli importi saranno costanti (con un minimo di 100 euro).
Fondamentale è l'introduzione di maggiore flessibilità: la decadenza dai benefici scatterà solo dopo il mancato pagamento di due rate, anziché una. Questa agevolazione ha però un costo: il tasso di interesse raddoppia al 4% annuo, calcolato dal 1° agosto 2026. L'estensione temporale è un vantaggio, ma l'aumento degli interessi è uno svantaggio da considerare, specie alla luce degli alti tassi di decadenza (50-70%) registrati nelle definizioni agevolate precedenti.