Scorrimento Graduatorie PNRR, Pittoni (Lega): 'Ecco come funziona per i docenti'
Il percorso per i docenti idonei dei concorsi PNRR verso l'assunzione a tempo indeterminato. Ecco le regole per i primi tre anni e dal 2026/27.


Giungono da parte di Mario Pittoni i chiarimenti sulle modalità di scorrimento delle graduatorie per i docenti idonei dei concorsi PNRR. Il meccanismo di assunzione prevede una quota di posti riservata nei primi anni e, successivamente, l'inserimento in specifici elenchi regionali. Questa procedura mira a garantire una via verso il ruolo a tempo indeterminato per i candidati che hanno superato le prove.
Le regole per le assunzioni iniziali
La gestione delle assunzioni dei docenti idonei dei concorsi PNRR è definita da un percorso normativo preciso, volto a chiarire le modalità di ingresso in ruolo. Nella fase iniziale, che copre i primi tre anni dalla pubblicazione delle graduatorie, si attiva un meccanismo di riserva dei posti. Per ogni anno scolastico, una quota pari al 30% dei posti disponibili per le immissioni in ruolo a livello nazionale viene specificamente destinata allo scorrimento delle graduatorie di questi concorsi. È cruciale comprendere che tutti i candidati che hanno superato le prove concorsuali, ottenendo così lo status di idonei, acquisiscono il diritto di concorrere per questa quota. Questo approccio è stato pensato non solo per dare un primo, significativo sbocco professionale ai candidati meritevoli, ma anche per assicurare al sistema scolastico un continuo e qualificato ricambio generazionale, pronto a ricoprire il ruolo docente.
L'inserimento negli elenchi regionali
Superato il primo triennio, il sistema di reclutamento evolve verso una soluzione più strutturale e a lungo termine. A partire dall'anno scolastico 2026/2027, si apre infatti una prospettiva di stabilizzazione per i candidati. I docenti idonei dei concorsi legati al PNRR avranno la facoltà di chiedere l'inserimento in specifici elenchi regionali, concepiti per un assorbimento graduale ma continuo nel tempo. L'iscrizione in queste liste, che potranno essere aggiornate su base annuale in base alle preferenze espresse dai candidati per le province, consente di ottenere l'assunzione a tempo indeterminato senza la necessità di affrontare ulteriori prove selettive. Questa importante misura non riguarderà esclusivamente gli idonei PNRR, ma integrerà anche i candidati idonei dei concorsi ordinari banditi a partire dal 2020, creando un bacino unificato di personale qualificato.
Prospettive future del meccanismo
Il nuovo sistema di scorrimento graduatorie è stato progettato per avere un'efficacia progressiva e crescente. Nella sua fase di avvio, l'impatto del meccanismo sarà strettamente correlato al numero di cattedre effettivamente disponibili e alla loro distribuzione geografica, garantendo comunque un primo canale di accesso certo. La vera potenzialità del sistema è attesa, però, a regime, una volta che le procedure concorsuali PNRR si saranno concluse. L'obiettivo è creare le condizioni per un piano di assunzioni scuola più ampio, sistematico e prevedibile. L'esperienza positiva del 2023 funge da precedente e modello: in quell'occasione, la presenza di graduatorie di idonei del concorso 2020 permise di coprire oltre 22.000 cattedre vacanti, dimostrando come i docenti idonei rappresentino una risorsa strategica per la continuità e la stabilità del sistema educativo nazionale.
I chiarimenti di Mario Pittoni
SCORRIMENTO GRADUATORIE CONCORSI PNRR - «Siamo sotto elezioni e puntualmente circolano falsità tipo quella che non ci sarebbe scorrimento per i docenti idonei dei concorsi Pnrr1 e Pnrr2. Ricordiamo allora che i primi tre anni gli idonei Pnrr concorrono al 30% dei posti a bando (non esiste una percentuale degli idonei, hanno acquisito tutti il diritto di puntare al ruolo); dall'anno scolastico 2026/27 potranno anche entrare negli elenchi regionali, aggiornando ogni anno la scelta fino all'assunzione a tempo indeterminato senza ulteriori prove concorsuali. Negli elenchi regionali entreranno gli idonei dei concorsi dal 2020 in poi, cancellati dagli accordi del Governo precedente con la Commissione europea. Ma come ho più volte sottolineato, quello che conta è che si va ad attivare un meccanismo che in prima battuta non potrà garantire un elevato numero di assunzioni intervenendo solo nella distribuzione dei posti al momento disponibili; mentre in seconda battuta, superati i concorsi Pnrr, contiamo si riproducano le condizioni del 2023 quando, non disponendo ancora dei vincitori del Pnrr1, furono assunti oltre 22mila idonei dell'ordinario 2020».
Mario Pittoni, Responsabile Dipartimento Istruzione Lega e già Presidente Commissione Cultura Senato