Scuola 2025: più docenti di sostegno, ma tagli su posto comune
Taglio di 5.560 posti comuni e +1.866 di sostegno: la nota MIM 93862 definisce l’organico docenti 2025/26, tra calo alunni e inclusione scolastica.


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato la nota n. 93862 il 17 aprile 2025, fornendo le indicazioni operative per la definizione dell’organico del personale docente ed educativo per l’anno scolastico 2025/2026. Il documento, atteso da sindacati e istituzioni scolastiche, conferma le anticipazioni contenute nella legge di bilancio: se da un lato aumentano i posti destinati al sostegno, dall’altro si conferma un taglio consistente sull’organico di posto comune. Il tutto in un quadro demografico che vede calare il numero degli alunni, ma con una crescente domanda di inclusione scolastica
Taglio sull’organico di posto comune
La nota ministeriale stabilisce una riduzione complessiva di 5.560 posti su posto comune, distribuita su base regionale secondo l’andamento demografico registrato nel 2024. Il criterio adottato prevede una decurtazione proporzionale al calo percentuale degli alunni iscritti nelle diverse regioni, confermando la volontà del governo di adeguare l’organico all’effettiva popolazione scolastica. Si tratta di un intervento strutturale già annunciato con la legge di bilancio 2025 e ora formalizzato nelle indicazioni operative.
Più docenti di sostegno per l’inclusione
In controtendenza rispetto al taglio dei posti comuni, la nota prevede un incremento dell’organico di sostegno. Sono stati autorizzati 1.866 posti in più, in applicazione dell’articolo 1, comma 567, della legge n. 207 del 30 dicembre 2024. La misura tiene conto dell’aumento atteso degli alunni con disabilità e dei relativi bisogni educativi speciali. L’incremento risponde all’esigenza di rafforzare l’inclusione scolastica e garantire una maggiore continuità didattica, in un sistema che da anni registra difficoltà nella copertura dei posti con personale specializzato.
Prossimi passi e decreto definitivo
La nota 93862 anticipa lo schema del decreto interministeriale che sarà emanato congiuntamente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il provvedimento definitivo definirà nel dettaglio le tabelle organiche regionali, fornendo alle istituzioni scolastiche il quadro operativo per l’avvio del nuovo anno. Le indicazioni contenute nel documento costituiscono la base per l’avvio delle operazioni di mobilità e assunzione del personale, attese già nelle prossime settimane.