Scuola e famiglia insieme per il benessere dei minori: il nuovo Piano 2025-2027

Il Piano Infanzia 2025-2027 rafforza il ruolo della scuola in rete con famiglia e territorio per benessere, parità e prevenzione.

02 ottobre 2025 13:38
Scuola e famiglia insieme per il benessere dei minori: il nuovo Piano 2025-2027 - Collaborazione scuola famiglia
Collaborazione scuola famiglia
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Scuola e famiglia sono al centro del 6° Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2025-2027. La scuola viene riconosciuta come un attore fondamentale nella rete educativa dei territori, ma senza sostituire il ruolo primario della famiglia. La Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, sottolinea che solo un’alleanza educativa equilibrata tra scuola e famiglia può davvero sostenere la crescita dei più giovani, evitando di sovraccaricare l’istituzione scolastica di responsabilità non sue.

La scuola come punto di connessione nella comunità educante

Il nuovo Piano 2025-2027 punta a rafforzare il ruolo della scuola come nodo centrale di una comunità educante più ampia. L’obiettivo è valorizzare le reti già presenti sul territorio, come centri di aggregazione, consulte giovanili, consigli comunali dei ragazzi e scuole aperte anche oltre l’orario scolastico. Le scuole diventano così spazi di partecipazione attiva e di protagonismo giovanile, fondamentali per contrastare isolamento e disagio sociale.

Attraverso i patti educativi territoriali, si favorisce la collaborazione con enti locali, servizi sociali, terzo settore e famiglie. Questo approccio vuole trasformare la scuola in un punto di riferimento stabile, capace di creare sinergie educative e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità.

Educazione al rispetto e benessere mentale come priorità

Il Piano dedica ampio spazio alla promozione della parità di genere e della cultura del rispetto, prevedendo percorsi scolastici per preadolescenti e adolescenti. Le attività didattiche mirano a prevenire la violenza di genere e ad alimentare una convivenza inclusiva. La mediazione scolastica diventa uno strumento educativo quotidiano per riconoscere e valorizzare le differenze.

Una forte attenzione viene rivolta anche alla salute mentale degli studenti. La scuola viene chiamata a monitorare fenomeni in crescita come il ritiro sociale (hikikomori) e l’aumento di ansia, depressione e ideazione suicidaria. Fattori come relazioni interpersonali, ambiente scolastico e clima familiare influenzano profondamente il benessere psicologico.

Per rispondere a queste sfide, nasce un fondo nazionale per i servizi di psicologia scolastica: 10 milioni di euro nel 2025 e 18,5 milioni annui dal 2026. Lo psicologo scolastico sarà integrato nel sistema educativo, offrendo supporto strutturale a studenti, insegnanti e famiglie.

Prevenzione delle dipendenze: la scuola come spazio protetto

Il Piano 2025-2027 riconosce il ruolo cruciale delle scuole nella prevenzione delle dipendenze da sostanze tra i minori. In risposta a dati preoccupanti sull’abbassamento dell’età di iniziazione e sull’aumento del consumo, si promuovono interventi educativi mirati, realizzati in collaborazione con operatori pubblici e privati.

Nel solo 2023, sono stati attivati quasi 300 progetti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il nuovo Piano punta a consolidare e diffondere queste esperienze, integrandole stabilmente nei percorsi di educazione alla salute.

Le scuole, quindi, si confermano luoghi sicuri dove informare, sensibilizzare e potenziare le competenze sociali dei ragazzi, prevenendo il disagio e favorendo una crescita consapevole.