Scuola elementare a Treviso: bimbo aggredisce due compagni

Un alunno ha creato scompiglio in una scuola elementare reagendo con violenza dopo aver sottratto una posata dalla mensa e colpito i coetanei.

22 novembre 2025 15:00
Scuola elementare a Treviso: bimbo aggredisce due compagni - Auto dei Carabinieri
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Un episodio di forte tensione ha scosso la quotidianità di una scuola elementare situata nella provincia di Treviso. Un alunno di seconda classe, dopo aver sottratto una posata dalla mensa, ha scatenato una reazione violenta improvvisa contro due compagni. Il personale scolastico, impossibilitato a contattare i genitori nell'immediato, ha richiesto il supporto dei carabinieri per gestire la crisi e garantire la sicurezza di tutti i presenti.

La dinamica dell'aggressione in mensa

L'evento si è verificato durante la pausa pranzo, un momento solitamente dedicato alla socializzazione che si è trasformato in un episodio critico. Secondo le ricostruzioni, il bambino avrebbe prelevato uno dei coltelli arrotondati utilizzati per il pasto, nascondendolo all'interno di un calzino con l'intenzione di portarlo via. Un compagno di classe, notando il gesto, ha immediatamente allertato le insegnanti. La reazione del giovanissimo è stata istantanea e sproporzionata: in preda a una crisi di rabbia, si è scagliato con calci e pugni prima contro l'alunno che aveva segnalato il fatto e successivamente contro un altro bambino, rendendo necessario un intervento immediato degli adulti per fermare l'aggressione fisica.

L'intervento dei carabinieri nella scuola elementare

Il personale docente ha agito prontamente per isolare l'alunno dal resto del gruppo, accompagnandolo in un ambiente più tranquillo nel tentativo di disinnescare la crisi. Nonostante gli sforzi degli educatori per tranquillizzarlo, lo stato di agitazione del bambino non accennava a diminuire. La scuola ha tentato ripetutamente di mettersi in contatto con la famiglia senza successo; di fronte all'impossibilità di rintracciare i genitori e alla necessità di gestire la situazione in sicurezza, la direzione ha deciso di richiedere l'intervento del 112. I militari dell'Arma sono giunti sul posto non per azioni punitive, ma per offrire supporto al personale e presidiare l'istituto fino all'arrivo dei parenti, garantendo così la tutela dei minori presenti.

Il disagio emotivo e il percorso educativo

Il dirigente scolastico ha chiarito che, sebbene il bambino avesse sottratto la posata, l'ha successivamente riposta sul tavolo, evidenziando come il problema non fosse l'oggetto in sé, ma il profondo malessere che il gesto sottendeva. L'episodio ha portato alla luce un grave disagio psicologico che necessita di attenzioni specifiche. La scuola ha prontamente convocato la famiglia per avviare un percorso di sostegno condiviso, mirato a comprendere le radici di tali comportamenti. L'obiettivo primario dell'istituzione scolastica rimane quello di fornire strumenti adeguati per gestire le fragilità emotive degli alunni, prevenendo futuri episodi di violenza e favorendo l'inclusione e il benessere di tutta la comunità scolastica.

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