Scuola pubblica, costi privati: quando il diritto all’istruzione diventa uno sforzo economico insostenibile
A Settembre 2025 il ritorno a scuola grava sulle famiglie italiane: libri, zaini e materiale scolastico costano in media 1.300 euro per studente.
Il ritorno a scuola rappresenta ogni anno un vero e proprio salasso per le famiglie italiane. Nel 2025, i costi legati all’istruzione continuano a crescere, costringendo genitori e studenti a fare i conti con spese sempre più elevate. Tra libri, materiale scolastico, zaini e attività extracurricolari, la cifra media per studente supera i 1.300 euro, generando un impatto economico complessivo vicino ai 10 miliardi di euro a livello nazionale.
Costi scolastici in aumento: un peso crescente sui bilanci familiari
L’analisi di Susini Group stp mostra quanto le famiglie italiane sostengano direttamente i costi della scuola pubblica. L’acquisto di libri di testo, zaini di marca e calcolatrici scientifiche rappresenta una voce di spesa rilevante. Ad esempio, un dizionario può arrivare a costare 90 euro, uno zaino oltre 150 euro, e le calcolatrici sfiorano i 200 euro. L’aumento dell’1,8% dei prezzi dei libri di testo rispetto all’anno precedente evidenzia un trend di crescita costante, che amplifica la pressione economica sulle famiglie.
Il divario con l’Europa: istruzione sottofinanziata e costi maggiori
Confrontando l’Italia con altri Paesi europei, emerge una situazione critica. Lo Stato italiano investe appena il 3,9% del PIL nell’istruzione, contro la media europea del 4,6%. Questo sottofinanziamento costringe le famiglie a colmare le lacune del sistema pubblico, aumentando così la spesa privata per ogni studente. Raggiungere gli standard europei richiederebbe circa 15 miliardi di euro aggiuntivi all’anno, una cifra che potrebbe rivoluzionare le scuole pubbliche e ridurre drasticamente l’impatto economico sulle famiglie.
Soluzioni concrete per alleggerire il caro-scuola
Esperti come Sandro Susini indicano strumenti praticabili per ridurre i costi. I buoni libri universali per le famiglie con ISEE sotto i 35.000 euro potrebbero ridurre le spese del 70%. L’adozione di piattaforme digitali nazionali per i testi scolastici abbatterebbe i prezzi del 40-50%, mentre mercatini dell’usato regolamentati nelle scuole garantirebbero risparmi fino al 60%. In altri Paesi europei, libri gratuiti e materiale incluso dimostrano che il caro-scuola non è inevitabile ma il risultato di scelte politiche precise.