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Scuola, stipendio netto più leggero per docenti e personale ATA: l’effetto negativo del fiscal drag

Docenti e personale ATA penalizzati dalle nuove aliquote IRPEF: stipendio netto più basso per effetto del fiscal drag. Uil Scuola chiede un rimborso immediato.

Il personale scolastico italiano – docenti e ATA – si trova ad affrontare un’inaspettata riduzione dello stipendio netto a causa delle recenti modifiche fiscali introdotte dal Governo. La Uil Scuola Rua denuncia il mancato adeguamento e chiede un intervento immediato per la restituzione del prelievo fiscale attraverso un’emissione straordinaria.

Il taglio del cuneo contributivo e la riforma Irpef: cosa è cambiato

Le modifiche introdotte dal Governo hanno trasformato il taglio del cuneo contributivo – attivo fino al 31 dicembre 2024 – in un intervento sull’IRPEF, riducendo le aliquote da quattro a tre. Il beneficio previsto si è però tradotto in un paradosso: per molti lavoratori il netto in busta paga risulta inferiore. Questo perché l’aumento del reddito imponibile ha fatto scattare aliquote più alte, annullando i vantaggi del vecchio sistema.

Nel dettaglio, i nuovi scaglioni IRPEF previsti dalla legge di bilancio 2025 sono:

  • 23% fino a 28.000 euro;
  • 35% da 28.001 a 50.000 euro;
  • 43% oltre i 50.000 euro.

Il risultato? Trattenute fiscali più elevate, nonostante l’aumento nominale dello stipendio. Un effetto chiamato fiscal drag, che ha colpito soprattutto chi rientrava nella fascia di esenzione parziale prevista dalla misura sul cuneo contributivo.

Effetti concreti: meno soldi in busta paga per i lavoratori della scuola

Nel 2024 i lavoratori della scuola hanno visto scomparire la voce “taglio contributivo” dai cedolini stipendiali, sostituita da voci legate alle anticipazioni contrattuali e all’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) prevista dal CCNL 2024/27. Tuttavia, l’aumento dell’imponibile ha fatto scattare automaticamente aliquote più alte, riducendo il potere d’acquisto.

Questa situazione ha generato malessere e preoccupazione tra i dipendenti scolastici, aggravata dal fatto che, pur percependo aumenti contrattuali e IVC, il risultato finale è una busta paga più leggera. La Uil Scuola Rua sottolinea come l’effetto finale sia in netta contraddizione con l’obiettivo di tutelare il reddito da lavoro dipendente.

La richiesta dei sindacati: emissione straordinaria per correggere l’errore per aumentare lo stipendio netto

La stessa amministrazione ha ammesso l’errore di calcolo derivante dalla mancata compensazione del fiscal drag. Tuttavia, non è ancora stata definita una data certa per il rimborso. In risposta, la Uil Scuola Rua chiede l’immediata restituzione del prelievo IRPEF anomalo, almeno per la mensilità di aprile, anche ricorrendo a emissioni straordinarie.

Inoltre, il sindacato ha ribadito la necessità di una revisione strutturale del sistema fiscale durante il confronto con il Governo per il rinnovo del CCNL 2022/24, evidenziando che gli aumenti proposti (5,78%) non sono sufficienti a compensare la perdita economica subita. La proposta è quella di introdurre una detassazione delle retribuzioni come misura urgente per tutelare il reddito dei lavoratori pubblici.

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