Scuola superiore, possibile cambiare indirizzo nel biennio: non si perde l'anno scolastico

Le nuove regole rivolte agli studenti per cambiare indirizzo nei primi due anni delle superiori senza perdere l'anno, con percorsi personalizzati e tutoraggio.

26 settembre 2025 22:42
Scuola superiore, possibile cambiare indirizzo nel biennio: non si perde l'anno scolastico - studenti della scuola
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Una svolta per gli studenti delle superiori: ora è possibile cambiare indirizzo nei primi due anni senza perdere l'anno scolastico. Grazie a un nuovo decreto, viene introdotto un percorso di riorientamento personalizzato per assistere gli alunni nel passaggio, contrastando così l'abbandono e favorendo una scelta più consapevole del proprio futuro formativo e professionale.

Le nuove regole per il cambio di indirizzo

Il "Decreto scuola 2025" introduce una novità significativa per gli studenti. Chi, durante il primo biennio delle superiori, si rende conto di aver sbagliato scelta, può ora chiedere il trasferimento in un altro istituto. Il passaggio ad un nuovo percorso di studi è consentito senza ripetere l'anno. Questa misura, valida per licei, tecnici e professionali, mira a ridurre il disagio scolastico e a supportare una decisione più meditata.

Come funziona il percorso di riorientamento

La domanda di trasferimento deve essere presentata entro il 31 gennaio. Ciò permette allo studente di frequentare l'intero secondo quadrimestre nel nuovo istituto. La scuola che accoglie l'alunno ha l'obbligo di attivare un piano di inserimento mirato. Questo include una valutazione iniziale per individuare le lacune e l'organizzazione di lezioni personalizzate per colmarle, garantendo un'integrazione efficace.

Il sostegno per evitare l'abbandono scolastico

Per prevenire l'abbandono scolastico, la scuola di destinazione affianca allo studente un tutor. Questo professionista seguirà l'alunno con un monitoraggio costante fino al suo completo inserimento. Per gli studenti del triennio, invece, il cambio è possibile solo dopo lo scrutinio finale e superando un esame integrativo. Questa iniziativa rientra in un piano più ampio per contrastare la dispersione scolastica.