Scuole primarie: più del 50% senza mensa, palestra e aule informatiche
L'analisi della Fondazione Articolo 49 sui servizi: le scuole primarie italiane soffrono la carenza di mense, palestre e aule informatiche.


In Italia, più della metà delle scuole primarie (53%) è priva di mensa. Emerge un forte divario territoriale Nord-Sud. Questo dato, insieme alla carenza di palestre e aule informatiche, proviene da un'analisi dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica del Ministero, elaborata dalla Fondazione Articolo 49. La situazione dei servizi è critica al Sud: a Ragusa solo il 3% ha la mensa.
L'analisi sulla carenza di mense nelle scuole primarie
I dati, presentati al Senato durante l'evento "Radici per il futuro", dipingono un quadro allarmante per i servizi scolastici essenziali. L'analisi, condotta dalla piattaforma InClasse della Fondazione Articolo 49, ha elaborato i dati ministeriali dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica (escludendo Trento e Bolzano). Il focus principale è la mancanza di refettori. A livello nazionale, il 53% delle scuole primarie italiane non dispone di una mensa. Questa carenza, fondamentale per il tempo pieno e per la fascia d'età 6-10 anni, non è distribuita uniformemente sul territorio. Emerge infatti un profondo divario Nord-Sud. Mentre province come Prato (90%) e Firenze (87%) eccellono, al Sud la situazione è critica. A Ragusa, solo il 3% degli istituti offre il servizio, e a Napoli e Catania ben 9 scuole su 10 ne sono sprovviste. La quota di primarie con mensa è del 63% nel Nord-Ovest, ma crolla drasticamente al 29% al Sud e al 28% nelle Isole.
La situazione di palestre e aule informatiche
L'indagine non si è limitata alle mense, ma ha esaminato anche la dotazione di palestre. In questo caso, l'analisi ha coperto tutti i cicli scolastici. Emerge che il 44% delle primarie, il 57% delle medie e il 50% delle superiori dispongono di una palestra. Anche qui, le differenze territoriali sono significative, sebbene il divario geografico appaia meno netto rispetto ai refettori. La provincia di Prato guida la classifica con l'84% di scuole dotate, seguita da Barletta-Andria-Trani (75%) e Milano (73%). Le situazioni più carenti si registrano a Cosenza (26%), Catanzaro (27% e Palermo (28%). A livello di macro-aree, il Nord-Ovest (57%) è più attrezzato delle Isole (42%). Sul fronte delle aule informatiche, il divario Nord-Sud persiste, seppur in modo meno marcato. Nelle scuole medie, solo il 62% possiede laboratori dedicati. Aosta (91%) e Como (89%) registrano i tassi più alti, mentre Cosenza (35%) e Isernia (38%) chiudono la classifica.
I progetti educativi InClasse per il futuro
L'evento al Senato, intitolato "Radici per il futuro - Nuove idee per la scuola del 2026", è stato anche l'occasione per presentare i progetti educativi InClasse. Si tratta di cinque percorsi formativi distinti, offerti gratuitamente alle scuole italiane. Questi progetti mirano ad approfondire temi cruciali per la scuola contemporanea. I percorsi includono: "Onelife onlife", focalizzato sull'uso consapevole del web, dei social e dell'Intelligenza Artificiale; "Mi piace un mondo", dedicato all'educazione alimentare; "GEA EDU - Idee per il futuro", per sviluppare competenze per la transizione ecologica; "Viva la Costituzione", sulla conoscenza delle istituzioni; e "#Next Step" per l'orientamento scolastico e professionale. L'edizione precedente (a.s. 2024/25) ha visto la partecipazione di circa 30.000 studenti. Questi percorsi formativi gratuiti sono realizzati in collaborazione con l'Ufficio in Italia del Parlamento europeo e godono del patrocinio della Commissione europea e del Forum per lo sviluppo sostenibile.