Semestre filtro Medicina: pochi promossi, stangata a Fisica e Chimica
I dati confermano una selezione durissima durante il primo appello del semestre filtro Medicina, con percentuali di idonei minime per Fisica.
La prima tornata di esami per il nuovo accesso a Medicina registra numeri preoccupanti, delineando una selezione estremamente rigida in tutta Italia. I dati evidenziano un vero sbarramento, con una bassa percentuale di promossi specialmente nelle materie scientifiche di base; gli studenti ora guardano con ansia al secondo appello di dicembre per tentare di recuperare e rientrare in graduatoria.
Il crollo verticale dei promossi agli esami di sbarramento
Le prime rilevazioni statistiche dipingono un quadro critico per gli aspiranti medici, con la Fisica che si conferma l'ostacolo più arduo. A livello nazionale, la quota di chi ha superato l'esame di Fisica si ferma attorno al 10%, mentre per Chimica e Biologia la percentuale di studenti idonei sale leggermente, attestandosi tra il 22% e il 23%.
Su una platea di circa 50mila iscritti ai test, i numeri dei promossi sono esigui rispetto ai posti disponibili. Poco più di 11mila candidati hanno superato due prove su tre, e appena 5mila hanno completato l'intero ciclo; un dato allarmante se confrontato con i circa 24mila posti totali disponibili negli atenei statali e privati.
Se gli studenti che hanno superato due materie non dovessero riuscire a passare il terzo scoglio, molti banchi rischierebbero di rimanere vuoti. Questo scenario rappresenta un paradosso per il Ministero dell'Università, che ha recentemente aumentato i posti puntando su un nuovo modello di selezione basato non più su quiz secchi, ma su lezioni e crediti formativi acquisiti sul campo.
I risultati del semestre filtro Medicina ateneo per ateneo
In attesa dei dati ufficiali del Ministero, le stime elaborate dalla piattaforma Testbusters e le indagini condotte sui singoli atenei confermano ovunque la "strage" accademica. Le medie dei voti per chi ha superato la prova restano basse, superando di poco il 21/30, segnale di una difficoltà generalizzata dei quesiti proposti.
Ecco una panoramica dei risultati registrati nelle principali università italiane:
Milano Statale: su oltre 3.000 candidati, solo il 12% ha superato Fisica, il 24% Chimica e il 30% Biologia.
Milano Bicocca: trend simile con il 17% di idonei a Fisica, il 30% a Chimica e il 36% a Biologia.
Alma Mater Bologna: dati severi che vedono il 10% di promossi a Fisica, il 30% a Chimica e il 35% a Biologia.
Palermo: risultati leggermente migliori, con il 13% che supera Fisica e il 45% che passa il test di Biologia.
Catania e Bari: situazione critica al Sud, con percentuali di promossi a Fisica che oscillano tra il 9% e il 10%.
Le rassicurazioni del Ministero e le polemiche sulla regolarità
Nonostante i numeri scoraggianti, la Ministra dell'Università Anna Maria Bernini ostenta ottimismo riguardo al riempimento dei posti. La titolare del dicastero ha difeso la validità del sistema, sostenendo che le procedure si concluderanno regolarmente e che le graduatorie finali permetteranno l'accesso ai corsi.
Parallelamente, il Ministero ha dovuto fronteggiare le polemiche riguardanti presunte irregolarità durante lo svolgimento delle prove. Bernini ha smentito categoricamente le voci di copiature di massa diffuse sui social, etichettandole come fake news, pur confermando l'annullamento dei compiti per chi è stato colto in flagrante con dispositivi elettronici.
Agli studenti resta ora solo l'appello del 10 dicembre per tentare di ribaltare la situazione. I risultati definitivi saranno resi noti il 23 dicembre, mentre a gennaio verrà stilata la graduatoria nazionale che decreterà chi potrà effettivamente immatricolarsi, trasformando quello che per molti è un miraggio in un concreto percorso di studi.