Sicurezza a scuola: al via il piano formativo biennale gratuito per docenti e ATA
Formazione gratuita al primo soccorso per docenti e personale ATA: il Veneto e il Ministero promuovono sicurezza e prevenzione nelle scuole.
Un importante Protocollo d’intesa tra la Regione del Veneto e il Ministero dell’Istruzione e del Merito sancisce l’avvio di un percorso formativo dedicato al primo soccorso per tutto il personale scolastico, con l’obiettivo di costruire una cultura diffusa della sicurezza e della prevenzione. Il progetto, innovativo e strutturato, mira a trasformare la scuola in un presidio attivo di tutela della salute e di risposta alle emergenze.
Un patto per la sicurezza: scuola, sanità e territorio in rete
“Mettere in rete scuola, sanità e territorio per formare persone capaci di intervenire nelle emergenze: questo è l’obiettivo del protocollo sottoscritto tra Regione del Veneto e Ministero dell’Istruzione e del Merito”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha commentato l’importante accordo firmato per avviare un percorso di formazione in “Tecniche di base di primo soccorso”, rivolto a tutto il personale scolastico – docenti e personale ATA – di ogni ordine e grado.
Una scuola sempre più presidio di sicurezza e responsabilità
Soddisfazione condivisa anche da Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, che ha sottolineato il valore educativo e sociale del progetto: “Con questo Protocollo compiamo un passo significativo verso una scuola che si fa sempre più presidio di sicurezza e responsabilità. Offrire al personale scolastico una formazione mirata significa dotare la scuola di strumenti concreti per affrontare situazioni di emergenza, promuovendo al contempo una cultura della prevenzione e del rispetto della vita”. Il Ministro ha poi ringraziato la Regione Veneto per la collaborazione e la visione condivisa.
Formazione concreta e innovativa: dalle manovre salvavita alla telemedicina
Il programma formativo prevede l’insegnamento di tecniche fondamentali di primo intervento: dalla disostruzione pediatrica al BLSD (Basic Life Support Defibrillation), dalle manovre salvavita di base fino all’uso di strumenti innovativi come la telemedicina. “È un progetto – ha spiegato ancora Zaia – che rafforza il ruolo della scuola come motore educativo e sociale. Formare il personale scolastico significa essere pronti ad agire nelle emergenze: un’azione concreta che può davvero fare la differenza tra la vita e la morte”.
Un piano biennale gratuito, capillare e progressivo
Il Protocollo, valido per gli anni scolastici 2025-2026 e 2026-2027, prevede percorsi formativi gratuiti grazie alla collaborazione tra l’Ufficio scolastico regionale del Veneto, le istituzioni scolastiche locali, le strutture sanitarie regionali e gli operatori dell’emergenza-urgenza. Il modello scelto è quello della “formazione a cascata”, volto a coinvolgere progressivamente tutto il personale scolastico e, in una seconda fase, anche gli studenti. Una Cabina di Regia, composta da due rappresentanti per ciascuna delle Parti, sarà incaricata del coordinamento delle azioni da intraprendere.
Verso una società più consapevole e solidale
“In un’epoca in cui è fondamentale saper rispondere in modo efficace alle emergenze – ha concluso Zaia – investire nella formazione civica e sanitaria significa promuovere competenze trasversali, responsabilità collettiva e spirito di comunità. Il Veneto c’è, e continuerà a esserci”. Il protocollo rappresenta un esempio virtuoso di sinergia istituzionale, con ricadute concrete sulla sicurezza e il benessere delle persone, a partire proprio dalla scuola.