Sistema pensionistico italiano: nel 2040 il picco della spesa sul PIL
Il sistema pensionistico italiano affronterà il picco di spesa nel 2040, con un rapporto spesa/PIL previsto oltre il 17%, prima di una graduale discesa.


L'Italia invecchia rapidamente e le nascite restano al minimo storico. Anche senza cedere a inutili allarmismi, cresce naturale il dubbio su come il sistema pensionistico italiano riuscirà a reggere l'urto nei prossimi anni. Il problema si farà particolarmente pressante intorno al 2040, anno in cui la spesa per pensioni raggiungerà il picco rispetto al Prodotto interno lordo.
La situazione attuale dell'INPS
I conti dell’INPS mostrano già segni di pressione. Recentemente, il Consiglio di indirizzo e vigilanza ha stimato un costo aggiuntivo di 6,6 miliardi di euro per l'istituto. Questa cifra nasce dalla cancellazione di crediti contributivi mai riscossi da aziende che avrebbero dovuto versare contributi a sostegno delle pensioni dei propri dipendenti.
La procedura di “saldo e stralcio” ha permesso di rinunciare, in tutto o in parte, a questi crediti. Tuttavia, il principio dell'automaticità delle prestazioni obbliga comunque l'INPS a garantire le pensioni, anche senza aver ricevuto i relativi contributi. Questo “buco” dovrà quindi venire coperto attraverso la fiscalità generale, cioè con le tasse dei cittadini.
I numeri chiave del sistema pensionistico
Oggi l'Italia sostiene 23 milioni di prestazioni pensionistiche erogate a oltre 16 milioni di pensionati, grazie ai contributi di circa 23 milioni di lavoratori. Questo equilibrio, già precario, rischia di peggiorare nei prossimi decenni a causa del calo demografico e della stagnazione della forza lavoro.
Secondo la Ragioneria generale dello Stato, nel 2025 il rapporto tra spesa pensionistica e Pil si attesterà al 15,3%, un valore inferiore rispetto a quello registrato durante il biennio pandemico 2020-2021, quando superò il 16% per effetto del crollo del Pil.
Le previsioni per il futuro: il picco del 2040
Le stime mostrano un aumento costante della spesa pensionistica nei prossimi anni. Il rapporto spesa/Pil dovrebbe raggiungere il 16,7% nel 2035, per poi superare il 17,1% nel 2040. Questo rappresenterà il picco massimo, sia secondo le previsioni della Ragioneria generale dello Stato sia quelle della Commissione Europea.
Dopo il 2040, il sistema pensionistico italiano dovrebbe beneficiare di un progressivo riequilibrio. Il calo futuro dipenderà da due fattori principali:
- Un numero più bilanciato tra pensionati e lavoratori;
- L'introduzione a regime del sistema contributivo, che comporterà pensioni più basse rispetto al passato.
Entro il 2070, il rapporto tra spesa pensionistica e Pil dovrebbe scendere a circa il 14%, un livello persino inferiore a quello attuale. Tuttavia, nonostante il miglioramento, l'Italia continuerà a mantenere uno dei tassi di spesa pensionistica più elevati d'Europa. Il vero banco di prova per il sistema pensionistico italiano sarà il superamento della crisi prevista per il 2040. Successivamente, se le tendenze demografiche ed economiche si confermeranno, il sistema potrebbe tornare verso una maggiore sostenibilità. Resta però indispensabile monitorare da vicino l'evoluzione, implementare riforme efficaci e promuovere politiche di crescita demografica e occupazionale.