Smart working Legge 104: chi ne può usufruire?

Conciliare professione e assistenza è possibile grazie allo Smart working Legge 104. Questa modalità rappresenta un accomodamento ragionevole essenziale per chi assiste familiari con disabilità, garantendo tutele contro discriminazioni e il diritto prioritario al lavoro agile.

Il principio dell'accomodamento ragionevole

Le norme attuali stabiliscono che l'adattamento delle mansioni o degli orari è un diritto preciso, non una semplice concessione aziendale. Rifiutare queste misure senza poter dimostrare un onere sproporzionato costituisce una discriminazione vietata dalla legge. La Cassazione ha recentemente confermato che l'organizzazione lavorativa rientra a pieno titolo nell'accomodamento ragionevole, tutelando così i diritti fondamentali del dipendente che deve assistere un congiunto fragile.

Priorità per lo Smart working Legge 104

Chi assiste un familiare con disabilità ha una corsia preferenziale nell'accesso al lavoro agile. Il Decreto Legislativo 105/2022 ha esteso questa facoltà a tutti i caregiver familiari, non limitandola ai soli genitori. È severamente vietato riservare un trattamento meno favorevole a chi richiede tali benefici di legge. Se l'azienda nega il diritto senza una valida motivazione tecnica, il lavoratore può agire legalmente. La tutela anti-discriminatoria protegge chi si prende cura del disabile.

Procedura di richiesta e valore sociale

La domanda va presentata per iscritto, citando l'articolo 3 bis del D.Lgs. 216/2003. Ecco i passaggi fondamentali da seguire:

• Inviare una richiesta formale scritta al datore di lavoro.

• Specificare la necessità di misure di conciliazione tra tempi di vita e lavoro.

• Attendere la motivazione scritta in caso di eventuale diniego. Questo strumento è cruciale per evitare che i caregiver debbano rinunciare alla propria realizzazione professionale per assistere i propri cari.