Sostegno: 52.622 posti vacanti e percorsi straordinari per superare il precariato

Con 52.622 posti vacanti, il sostegno scolastico vive un'emergenza. Partono i percorsi straordinari per triennalisti e docenti con titolo estero.

18 maggio 2025 08:42
Sostegno: 52.622 posti vacanti e percorsi straordinari per superare il precariato - Nomine Supplenze docenti 2024-2025
Nomine Supplenze docenti 2024-2025
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Il sostegno scolastico è il simbolo del precariato educativo in Italia. Oltre 52.000 cattedre sono coperte da docenti senza specializzazione, con gravi conseguenze sulla continuità didattica. Per rispondere a questa emergenza, partono percorsi abilitanti riservati a triennalisti e docenti con titolo estero, con l’obiettivo di stabilizzare chi è già in servizio.

Sostegno scolastico: una carenza strutturale che penalizza l’inclusione

Ogni anno, migliaia di alunni con disabilità iniziano la scuola senza un docente specializzato, mentre le scuole faticano a trovare personale qualificato. Il dato più emblematico emerge dal Decreto Ministeriale 75/2025: sono 52.622 i posti di sostegno attivabili per i nuovi percorsi di specializzazione. Si tratta di cattedre oggi occupate da supplenti privi del titolo, spesso con anni di esperienza ma ancora senza prospettive di stabilizzazione. Le modalità con cui questi insegnanti vengono reclutati, come le GPS e le MAD, mettono a rischio la continuità educativa e contribuiscono a una precarietà cronica difficile da estirpare.

Le regioni con il fabbisogno più alto

L’emergenza è nazionale, ma colpisce con forza in alcune aree. Secondo i dati ministeriali, la Lombardia guida la classifica con 11.756 posti vacanti, seguita da Piemonte (7.098), Emilia-Romagna (4.647), Lazio (4.382), Veneto (3.443) e Campania (2.631). In queste regioni, il numero di specializzati non basta a coprire il fabbisogno, e i dirigenti scolastici ricorrono ogni anno a soluzioni di fortuna. Questa situazione danneggia l’inclusione e rende instabile il percorso educativo di migliaia di studenti con disabilità. La carenza di docenti qualificati mina il diritto all’istruzione sancito dalla Costituzione e dalle convenzioni internazionali.

Percorsi straordinari per docenti di sostegno già in servizio

La risposta normativa arriva dal DL 71/2024, che introduce percorsi di specializzazione semplificati e straordinari, attivabili entro il 31 dicembre 2025. Sono destinati a due categorie: docenti triennalisti con almeno tre anni di servizio su sostegno nello stesso grado scolastico, e docenti con titolo estero in attesa di riconoscimento. L’obiettivo è chiaro: valorizzare chi già lavora nella scuola e garantire una formazione abilitante rapida ed efficace. L’Università degli Studi Link, in linea con altri atenei, ha già predisposto l’offerta formativa per questi profili, in attesa dell’autorizzazione ministeriale. I corsi avranno durata minima di 4 mesi e costi calmierati, per favorire l’accesso al titolo e l’inserimento in GPS I fascia sostegno.

Stabilizzazione, continuità e diritti per tutti

Formare e stabilizzare chi lavora sul sostegno significa tutelare gli studenti e restituire dignità agli insegnanti. Il continuo turn over, oggi diffuso in molte scuole italiane, provoca disorientamento e frustrazione tra alunni, famiglie e personale scolastico. I nuovi percorsi abilitanti aprono finalmente una via concreta alla continuità didattica, alla riduzione delle supplenze e a una scuola più inclusiva. Seppur limitata nel tempo, questa misura rappresenta un primo passo strutturale dopo anni di emergenze gestite con soluzioni provvisorie. La sfida ora è cogliere questa occasione per trasformare il sostegno da zona grigia del precariato a pilastro dell’inclusione scolastica.