Sostegno, presidio dei docenti specializzati contro l’equiparazione Indire–TFA

Docenti specializzati in sostegno in presidio il 10 luglio contro l’equiparazione tra TFA da 60 CFU e percorso Indire. Inclusione e qualità a rischio

04 luglio 2025 08:30
Sostegno, presidio dei docenti specializzati contro l’equiparazione Indire–TFA - Corsi INDIRE Sostegno contro TFA Sostegno
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Il Coordinamento Nazionale per l’Inclusione annuncia un presidio il 10 luglio davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Al centro della protesta la contrarietà all’eventuale equiparazione tra il percorso universitario da 60 CFU e il percorso riservato Indire per la specializzazione sul sostegno. I docenti chiedono il riconoscimento della formazione accademica e della qualità didattica

Presidio dei docenti di sostegno al Ministero e richiesta di confronto

Il Coordinamento Nazionale per l’Inclusione ha annunciato per il 10 luglio alle ore 9.00 un presidio davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito, per chiedere un confronto diretto con l’Amministrazione. L’iniziativa nasce in reazione all’imminente avvio dei percorsi straordinari di specializzazione, in particolare quelli destinati ai triennalisti tramite il percorso Indire.

Il Coordinamento esprime profonda preoccupazione per la possibilità che tali percorsi possano essere equiparati, ai fini delle graduatorie, al TFA da 60 CFU svolto nelle università. Una simile decisione, secondo i promotori della protesta, metterebbe a rischio il riconoscimento del percorso accademico, svolto con selezione all’ingresso, tirocinio diretto e verifica finale.

Le sigle coinvolte nel Coordinamento

A promuovere l’iniziativa è una rete nazionale composta da vari comitati di docenti specializzati per il sostegno: ESP – Educazione senza Prezzo, Ilprof.specializzato, RUI, DISS, SENT – Special Education Teachers, Precari GPS Sostegno e Docenti specializzati sul sostegno in Italia. Queste realtà hanno dato vita al Coordinamento per unire le voci di migliaia di insegnanti che hanno concluso con successo i percorsi TFA nelle università italiane.

Il timore condiviso è che il nuovo impianto normativo possa minare la credibilità e il valore formativo del TFA, aprendo la strada a una deriva semplificata della professionalizzazione nel sostegno scolastico. Il presidio vuole porre l’attenzione sull’importanza della formazione specialistica certificata da un percorso universitario strutturato.

Nessuna equiparazione tra percorsi diversi sul sostegno

Il punto più contestato riguarda la possibile equiparazione, in termini di punteggio nelle graduatorie GPS, tra il percorso universitario da 60 CFU e il percorso straordinario gestito da Indire. I docenti del Coordinamento chiedono con forza che venga mantenuta una netta distinzione tra le due modalità, tutelando chi ha investito anni di studio, risorse economiche e impegno nella formazione accademica.

Secondo i promotori, il rischio è quello di indebolire la qualità dell’inclusione scolastica, trattando allo stesso modo percorsi differenti per contenuti, durata, selezione e verifiche finali. Il Coordinamento sottolinea che, in assenza di un chiaro quadro normativo, la mobilitazione è necessaria per evitare decisioni unilaterali e penalizzanti.

Tutelare l’inclusione e la professionalità

La mobilitazione è accompagnata da una campagna informativa nazionale rivolta ai docenti specializzati e ai corsisti universitari. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni scolastiche sull’importanza di un sostegno qualificato e di qualità, fondato su un percorso selettivo e completo.

Le finalità della protesta – afferma il Coordinamento – sono due: difendere la qualità dell’inclusione scolastica e tutelare la professionalità dei docenti specializzati. I promotori chiedono che ogni riforma delle graduatorie tenga conto della specificità dei percorsi formativi e della centralità del docente specializzato nella costruzione di una scuola realmente inclusiva

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