Specializzazione Sostegno INDIRE: incertezze sulla prova finale, tra linee guida e DM 75

Confusione sulla prova finale della specializzazione sostegno INDIRE: discrepanza tra le linee guida e il DM 75. Si tratta di uno o due elaborati?

02 ottobre 2025 16:21
Specializzazione Sostegno INDIRE: incertezze sulla prova finale, tra linee guida e DM 75 - Uniti per INDIRE
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Il percorso di specializzazione per il sostegno INDIRE, pur essendo una grande opportunità, è fonte di dubbi e preoccupazioni. Una grave discrepanza tra le linee guida ufficiali e un Decreto Ministeriale sulle modalità della prova finale sta generando confusione tra i candidati. Di seguito la nota stampa della Community Uniti per INDIRE giunta in redazione.

Un percorso bello, ma tortuoso: Le incertezze che ci accompagnano ogni giorno

Gentile Redazione, mi rivolgo a Voi con il cuore pieno di emozioni contrastanti. Da un lato, il nostro percorso di specializzazione per il sostegno INDIRE è bello, carico di speranze e di voglia di fare la differenza nelle vite di tanti ragazzi. Dall'altro, però, ci troviamo a navigare in un mare di dubbi, di incertezze che si susseguono quotidianamente, mettendo alla prova la nostra determinazione.

Mi trovo oggi a sottoporre alla Vostra cortese attenzione una discrepanza che ho rilevato tra la documentazione ufficiale relativa alle prove finali del nostro percorso.

È una differenza che mi ha lasciato con l'animo sospeso, generando interrogativi che sembrano non trovare risposta immediata. Parlo della divergenza tra le "Linee guida per lo svolgimento degli esami finali" di INDIRE e quanto invece disposto dall'Articolo 4 del Decreto Ministeriale n. 75.

Le Linee guida INDIRE (art. 6) ci parlano di un esame finale che consiste in un colloquio valutando due distinti prodotti:

1. Un elaborato di approfondimento teorico a scelta del candidato.

2. Una relazione consistente nella riflessione su un caso di studio affrontato.

Questo sembra chiaro: due elaborati separati, uno teorico e l'altro pratico-riflessivo su un caso.

Ma il Decreto Ministeriale n. 75 (art. 4, c. 1) dice altro: l'esame è un colloquio su un unico elaborato scritto concernente lo studio di un caso a scelta del corsista, legato all'esperienza professionale svolta.

Ecco il nodo: due elaborati o uno solo? La differenza è sostanziale e genera in noi ansia e perplessità. Come prepararci "in modo corretto e conforme alle aspettative" se le indicazioni sembrano divergere?

Questa divergenza potrebbe portare a interpretazioni differenti e a una preparazione non omogenea tra i candidati.

È con umiltà e speranza che ho chiesto un chiarimento ufficiale. Siamo prossimi alla prova e avere certezze è fondamentale per ciascuno di noi, che vogliamo dare il meglio di sé.

Condividendo la speranza e umiltà, credo che la chiarezza sia essenziale per affrontare con fiducia questo importante passaggio del nostro percorso di specializzazione.

Ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete dedicare a questa richiesta.

Cordiali saluti,

Daniela Nicolò

Community Uniti per INDIRE

Conclusione

La divergenza normativa tra le linee guida INDIRE, che indicano due elaborati per l'esame finale, e il DM n. 75, che ne prevede uno solo focalizzato su un caso studio, crea una notevole incertezza. Questa mancanza di coerenza genera ansia e ostacola una preparazione adeguata, rendendo indispensabile un chiarimento ufficiale per assicurare equità e serenità a tutti i candidati ormai prossimi alla prova.