Specializzazione sostegno per abilitati estero: vantaggi reali e dubbi ricorrenti

Il percorso INDIRE per docenti di sostegno con titolo estero non dà il ruolo, ma permette di ottenere un titolo pieno per GPS e concorsi. Ecco i vantaggi reali

28 maggio 2025 17:31
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Insegnanti perplessi
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Con i decreti n. 75 e 77 del 24 aprile 2025, il MIM ha attivato nuovi percorsi di specializzazione sul sostegno, compresi quelli per docenti con abilitazione estera. Ma quali benefici concreti comporta seguire il percorso INDIRE, se non garantisce l’immissione in ruolo? E come orientarsi tra i CFU richiesti e i tempi incerti del riconoscimento?

Due percorsi di sostegno distinti per due platee differenti

Il Ministero ha avviato le nuove procedure per la specializzazione sul sostegno, da concludersi entro dicembre 2025. I percorsi sono regolati da due decreti distinti. Il decreto n. 75 è rivolto ai docenti con tre anni di servizio su sostegno negli ultimi cinque, anche non continuativi, svolti in scuole statali o paritarie. Il decreto n. 77, invece, è destinato a chi ha conseguito all’estero un percorso di almeno 1500 ore sul sostegno presso un’università accreditata. Questi ultimi devono aver chiesto il riconoscimento entro il 1° giugno 2024 e trovarsi in una delle seguenti condizioni: scadenza dei termini senza risposta, ricorso pendente o formale rinuncia all’istanza.

Un percorso per il sostegno alternativo al contenzioso

Il percorso INDIRE per abilitati all’estero è stato pensato come alternativa al ricorso per ottenere il riconoscimento pieno del titolo straniero. Pur non garantendo l’immissione in ruolo, permette di acquisire un titolo valido e non condizionato da riserva, utile per l’inserimento in prima fascia GPS o la modifica dell’iscrizione già effettuata. Inoltre, con un titolo pienamente riconosciuto, è possibile partecipare ai concorsi ordinari, senza attendere i lunghi tempi delle sentenze o rischiare esiti negativi da parte del Ministero. Il vantaggio principale, dunque, è la certezza amministrativa rispetto al titolo detenuto.

Concorrenza crescente e limiti delle riserve

Nel 2025, circa 50.000 docenti conseguiranno la specializzazione sul sostegno attraverso percorsi nazionali, aumentando la concorrenza nelle GPS. In questo contesto, continuare a lavorare “con riserva” potrebbe diventare un limite concreto, sia in termini di stabilizzazione che di priorità nelle graduatorie. Anche se l’anno scolastico 2025/26 potrebbe essere l’ultimo in cui si attinge da GPS per il ruolo sul sostegno, avere un titolo pieno offre maggiori garanzie. Chi rifiuta il percorso INDIRE rischia di restare escluso dalle future selezioni, soprattutto in un quadro normativo sempre più orientato alla selezione di candidati in possesso di titoli ufficialmente riconosciuti.

CFU e tirocinio: le risposte ai dubbi più frequenti

Chi ha iniziato a insegnare su sostegno nel 2024/25 e possiede un’abilitazione estera, si chiede spesso se potrà accedere al percorso da 36 CFU o dovrà frequentarne uno da 48. La risposta dipende dal servizio maturato: se al termine dell’anno scolastico saranno raggiunti almeno 180 giorni di servizio, oppure se questo è stato prestato continuativamente dal 1° febbraio agli scrutini finali, si potrà accedere al percorso da 36 CFU, considerando i 12 CFU del tirocinio assolti. Le iscrizioni previste per giugno consentono, nella maggior parte dei casi, di considerare valido l’anno in corso ai fini del riconoscimento.