Spese universitarie e detrazioni nel 730 precompilato 2025: cosa si può portare in detrazione

Detrazioni spese universitarie nel 730/2025: quali costi sono ammessi, dalle tasse ai TFA, e come ottenere il 19% di detrazione Irpef.

20 maggio 2025 22:34
Spese universitarie e detrazioni nel 730 precompilato 2025: cosa si può portare in detrazione - Modello 730 precompilato
Modello 730 precompilato
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Dal 15 maggio 2025 è disponibile online la dichiarazione precompilata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. I contribuenti possono accettare, modificare e inviare il modello 730/2025 direttamente tramite l’applicazione web. Il termine ultimo per la presentazione è fissato al 30 settembre 2025. Tra le spese detraibili figurano anche le spese per istruzione universitaria. Vediamo nel dettaglio quali voci rientrano tra quelle agevolabili, con un focus particolare sui corsi TFA e sui contributi per test di ammissione.

Spese universitarie detraibili nella precompilata 2025

Nel modello 730 precompilato del 2025 vengono inseriti i dati forniti dalle università relativi alle spese sostenute per:

  • Corsi di istruzione universitaria
  • Corsi universitari di specializzazione
  • Corsi di perfezionamento
  • Master (assimilabili per durata e struttura ai corsi universitari o di specializzazione, purché gestiti da istituti universitari pubblici o privati)
  • Dottorati di ricerca

Inoltre, sono incluse anche le spese sostenute per:

  • Ricongiunzione di carriera
  • Iscrizione all’appello di laurea e rilascio della pergamena
  • Frequenza a corsi singoli, finalizzati o meno all’ammissione a una laurea magistrale
  • Trasferimenti di ateneo
  • Passaggi di corso
  • Test di ammissione

Dal 2016, l’Agenzia delle Entrate acquisisce anche i dati relativi a eventuali rimborsi di spese universitarie, erogati da soggetti diversi dalle università oppure comunicati dai sostituti d’imposta nella Certificazione Unica, nella sezione “Rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione – Art. 51 TUIR”.

Iscrizione al TFA sostegno: spesa detraibile al 19%

Chi è stato ammesso a un corso di Tirocinio Formativo Attivo (TFA) per insegnanti può beneficiare della detrazione IRPEF del 19% prevista per le spese di istruzione universitaria. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate tramite la rivista istituzionale Fisco Oggi. Secondo l’art. 15, comma 1, lettera e) del TUIR, rientrano nella detrazione anche le spese per la frequenza ai TFA, previsti dal DM n. 249/2010 del MIUR. La detrazione è ammessa solo se il pagamento è stato effettuato con mezzi tracciabili, quali bonifico bancario, bollettino postale o altri sistemi di pagamento elettronico.

Contributi per test di ammissione e corsi di preparazione

Un’altra importante precisazione riguarda i costi per i test di accesso universitari. Secondo quanto riportato sempre su Fisco Oggi:

  • Il contributo per partecipare alla prova di selezione (necessaria per accedere a determinati corsi universitari) è detraibile, in quanto considerato parte integrante del processo di accesso previsto dall’ordinamento universitario. Questa interpretazione trova fondamento nella risoluzione n. 87/E del 2008 dell’Agenzia.
  • I corsi di preparazione ai test, invece, non sono detraibili, poiché non costituiscono spese per la frequenza di corsi universitari veri e propri.

Verifica, documenta e detrai: come massimizzare i benefici fiscali per le spese universitarie

Le spese universitarie rappresentano una voce importante tra quelle detraibili nella dichiarazione dei redditi. Il modello 730/2025 precompilato include gran parte dei dati utili, ma è sempre bene verificare e integrare la dichiarazione con le spese eventualmente non ancora inserite, come quelle per il TFA o per i contributi ai test di ammissione. Prestare attenzione alla tracciabilità dei pagamenti è fondamentale per poter usufruire correttamente delle detrazioni previste.

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