Stabilizzazione precari CNR: FLC CGIL chiede più fondi e e sostiene la protesta

L'occupazione della sede romana del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha riacceso i riflettori sulla vertenza dei ricercatori italiani. La segretaria della FLC CGIL, Gianna Fracassi, ha espresso sostegno alla stabilizzazione precari CNR, criticando duramente l'assenza di fondi specifici nell'attuale Legge di Bilancio.

Il sostegno sindacale alla mobilitazione

La segretaria generale Gianna Fracassi ha dichiarato il pieno sostegno del sindacato alla battaglia intrapresa dai lavoratori e dalle lavoratrici. L’occupazione odierna della sede centrale evidenzia il forte disagio diffuso tra il personale degli enti pubblici di ricerca.

Questa azione di protesta segue il presidio dell'11 novembre svoltosi davanti al Parlamento, rimasto inascoltato dalle istituzioni. Secondo il sindacato, il Governo continua a ignorare le istanze di chi garantisce quotidianamente il funzionamento della ricerca in Italia.

Mancano risorse per la stabilizzazione precari CNR

Il punto critico della vertenza riguarda la mancanza di coperture economiche nella manovra finanziaria per garantire la continuità lavorativa. Senza investimenti concreti, il futuro di migliaia di ricercatori rimane incerto e privo di tutele reali.

La dirigente sindacale sottolinea l'incongruenza tra le dichiarazioni pubbliche sull'importanza della scienza e l'assenza di misure strutturali. Di seguito, i punti fondamentali sollevati dalla FLC CGIL per sbloccare la situazione:

• Stanziamento di fondi adeguati per la stabilizzazione del personale;

• Superamento della precarietà storica negli enti di ricerca;

• Stop alle sole dichiarazioni di intenti senza riscontro economico.

Le parole di Fracassi richiamano l'attenzione sulla necessità di valorizzare il capitale umano che contribuisce al progresso del Paese, trasformando gli elogi verbali in contratti stabili.