Stipendi docenti in Europa: Italia tra i più bassi
Stipendi docenti Europa: Italia 27.079€ all’inizio carriera, mentre Lussemburgo e Germania superano i 59.000€, evidenziando grandi disparità


Con l’avvicinarsi della Giornata Mondiale degli Insegnanti, i dati Eurydice 2023/2024 evidenziano grandi disparità negli stipendi dei docenti europei. L’Italia si colloca tra i paesi con retribuzioni più basse, mentre in Lussemburgo e Germania gli insegnanti percepiscono quasi il doppio.
Retribuzioni iniziali e comparazioni europee
Secondo il portale Teachers’ and school heads’ salaries and allowances in Europe, aggiornato da Eurydice in collaborazione con OCSE/NESLI, è possibile confrontare stipendi base, indennità e compensi aggiuntivi dei docenti in 37 paesi europei. Il database consente di filtrare i dati per livello scolastico, esperienza e dimensione della scuola.
Per gli insegnanti della scuola secondaria inferiore (ISCED 24) all’inizio della carriera, le retribuzioni in parità di potere d’acquisto mostrano significative differenze territoriali. Nei paesi con stipendi più alti si registrano cifre come Lussemburgo 59.585 euro, Germania 59.000, Svizzera 51.000, mentre in Italia il salario annuo iniziale è di soli 27.079 euro, collocando il nostro Paese tra i più bassi dell’Europa occidentale.
Altri esempi rilevanti includono Danimarca 43.000, Austria 41.000, Paesi Bassi 39.000, Norvegia e Francia 38.000, Spagna e Svezia 33.000 euro, evidenziando come il riconoscimento economico della professione varii fortemente anche tra Stati con simile livello di sviluppo.
Disparità territoriali e implicazioni per la professione
I dati Eurydice evidenziano un divario consistente tra l’Italia e i principali paesi europei già a inizio carriera. La differenza salariale può incidere sulla motivazione, sulla valorizzazione della professione e sulla capacità di attrarre giovani talenti verso l’insegnamento.
Strumenti come il portale Eurydice permettono anche di analizzare indennità per ruoli aggiuntivi, titoli specifici o responsabilità gestionali, fornendo un quadro più completo del trattamento economico dei docenti. Questo confronto aiuta a comprendere le sfide italiane rispetto a sistemi scolastici che offrono stipendi più competitivi e maggiori opportunità di sviluppo professionale.
Evoluzione e monitoraggio del settore
Oltre alla comparazione salariale, il database consente di seguire l’evoluzione dei salari nel tempo, esportare grafici e dataset, offrendo strumenti utili per studi, policy e analisi sulle politiche retributive. L’accesso a queste informazioni consente di valutare interventi mirati per ridurre le disparità e valorizzare il lavoro degli insegnanti.
L’analisi Eurydice mette in luce la necessità di strategie di valorizzazione professionale, sia attraverso la formazione continua sia mediante strumenti economici e incentivi per attrarre e trattenere personale qualificato. Il confronto con altri paesi europei evidenzia che lo sviluppo della scuola passa anche da una più equa remunerazione del personale docente.