Studente aggredito a Padova: l'appello CNDDU per la tutela degli spazi scolastici

Grave aggressione ad uno studente a Padova. Un appello per garantire la sicurezza attorno alle scuole e promuovere il rispetto alla legalità.

28 settembre 2025 08:35
Studente aggredito a Padova: l'appello CNDDU per la tutela degli spazi scolastici - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
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L'aggressione a uno studente davanti all'istituto Da Vinci di Padova scuote la comunità. Questo atto di violenza non è una semplice lite, ma una ferita al diritto alla sicurezza e alla missione educativa. Serve una risposta forte e coordinata per proteggere gli studenti e il valore della scuola.

Padova, grave aggressione a studente davanti al Da Vinci: serve tutela degli spazi scolastici

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda solidarietà alla vittima dell’aggressione avvenuta davanti all’Istituto Leonardo Da Vinci di Padova, episodio che ha turbato non solo una comunità scolastica, ma l’intera società civile.

Quando un ragazzo viene colpito brutalmente a pochi passi dal suo luogo di studio, non si tratta di una lite tra giovani: si incrina il diritto stesso alla sicurezza e si compromette la missione educativa della scuola.

Gli studenti hanno diritto a vivere la quotidianità scolastica in un clima sereno, protetto e rispettoso. Ogni atto di violenza che varca i confini dell’istituzione scolastica diventa una ferita collettiva, perché mina la fiducia nelle relazioni, nel futuro e nel valore della convivenza civile.

Non basta parlare di emergenza: serve una risposta strutturale. La scuola non è un fortino da difendere con misure straordinarie, ma uno spazio che deve essere reso sicuro grazie a politiche coordinate tra enti locali, forze dell’ordine, famiglie e personale scolastico.

Chiediamo che le istituzioni garantiscano un presidio reale attorno agli istituti, non solo in termini di vigilanza, ma anche di educazione diffusa al rispetto e al controllo delle pulsioni aggressive.

Ogni atto violento fuori da una scuola rappresenta una sconfitta collettiva: della prevenzione, della formazione, della responsabilità adulta. Non possiamo rassegnarci a pensare che un ragazzo, uscendo di classe, rischi di diventare vittima di un’aggressione brutale.

La scuola deve tornare a essere percepita come luogo inviolabile, in cui si entra con la certezza di uscirne arricchiti, non spaventati o feriti. È un dovere giuridico e morale dello Stato assicurare questa protezione, senza esitazioni e senza compromessi.

Il CNDDU ribadisce l’urgenza di inserire stabilmente nei curricula scolastici percorsi di educazione ai diritti umani e alla legalità, strumenti imprescindibili per costruire comunità solidali e consapevoli.

Un ragazzo che impara il valore della dignità umana sarà meno incline a trasformare la rabbia in violenza. Un ambiente scolastico che educa al dialogo rende possibile disinnescare conflitti prima che degenerino.

Ai docenti, agli studenti e alle famiglie del Da Vinci rivolgiamo la nostra vicinanza: la scuola deve restare il luogo della fiducia, della parola che media, non del gesto che ferisce.

Chiediamo alle istituzioni di non limitarsi a promesse, ma di dare seguito a piani concreti di prevenzione, sostenendo i dirigenti scolastici e i docenti, troppo spesso lasciati soli di fronte a problematiche che travalicano le mura della classe.

Ricordiamo che la scuola non è un’entità astratta: è fatta di volti, di ragazzi e ragazze che cercano un futuro, di insegnanti che li accompagnano, di famiglie che affidano loro ciò che hanno di più prezioso.

Solo restituendo centralità alla cultura e al rispetto reciproco, la società potrà impedire che episodi simili continuino a oscurare la vita scolastica.

prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU