Studente 'beccato' col Cellulare alla Maturità: il Tar annulla l'esclusione decisa dalla Commisione

Uno studente sorpreso con il cellulare alla Maturità viene riammesso dal Tar. I giudici annullano l'esclusione per vizi procedurali e sanzione sproporzionata.

A cura di ScuolaLINK ScuolaLINK
28 luglio 2025 11:05
Studente 'beccato' col Cellulare alla Maturità: il Tar annulla l'esclusione decisa dalla Commisione - Sentenza del Giudice
Sentenza del Giudice
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Studente escluso alla Maturità perchè trovato in possesso del cellulare durante gli esami. I genitori ricorrono ma il Tar accoglie annulla la decisione della commissione. La decisione sottolinea l'importanza di una valutazione completa del caso prima di applicare sanzioni così severe, come l'esclusione dall'esame di Stato.

La decisione del Tar a favore dello studente

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha stabilito che l'esclusione di uno studente dall'esame di Maturità per il possesso di un cellulare è una misura sproporzionata se non supportata da un'analisi approfondita. Secondo i giudici, ogni sanzione scolastica deve rispettare il principio di proporzionalità. Questo significa che la scuola, prima di prendere una decisione così impattante sul futuro di un ragazzo, deve considerare tutti gli aspetti del caso specifico, inclusa la sua storia scolastica e il suo comportamento generale, evitando automatismi punitivi.

I vizi procedurali

La decisione di escludere lo studente è stata viziata da gravi irregolarità procedurali. La comunicazione della sanzione è avvenuta in modo verbale da parte della presidente di Commissione, prima ancora che l'organo collegiale si fosse riunito per deliberare. Il verbale della seduta, infatti, riporta l'assenza di alcuni membri, rendendo di fatto la delibera illegittima. La Commissione d'esame si è riunita solo il giorno successivo, trovandosi di fronte ad una decisione già comunicata, violando le norme sulla corretta formazione degli atti amministrativi.

Cosa mancava nella valutazione

Il Tar ha evidenziato come la Commissione non abbia svolto un'istruttoria completa. Non è stato valutato il curriculum dello studente né il suo comportamento durante l'anno scolastico. Inoltre, non è stato dimostrato che il cellulare sia stato effettivamente utilizzato per copiare o che le informazioni ricercate abbiano influenzato la prova scritta. I giudici hanno ribadito che, prima di procedere con l'esclusione dall'esame, era necessario accertare il reale utilizzo del dispositivo e il suo effettivo impatto sulla valutazione della performance dello studente.

La decisione del Tar: l'esclusione dello studente non può essere automatica

In conclusione, la sentenza del Tar Campania stabilisce un importante precedente per le sanzioni disciplinari a scuola. L'esclusione dall'esame di Stato non può essere una decisione automatica, ma deve derivare da una valutazione attenta e proporzionata, nel pieno rispetto delle garanzie procedurali e del percorso complessivo dello studente.