Supplenze sul sostegno 2025: ritardi, conferme e dubbi sulla continuità
Supplenze sul sostegno 2025: nomine partite in ritardo, prime conferme per alcuni docenti, criticità per i precari e la continuità didattica.


La macchina delle nomine per le supplenze sul sostegno per l’anno scolastico 2025/26 è partita con qualche giorno di ritardo rispetto al calendario fissato dal ministero. Gli uffici territoriali hanno iniziato a pubblicare i primi elenchi dei docenti di sostegno confermati sul posto dell’anno precedente su richiesta delle famiglie. Questa fase preliminare, però, sta già generando critiche e malumori tra i precari.
Supplenze sul sostegno 2025: avvio in ritardo e prime conferme
Gli uffici scolastici hanno iniziato con qualche giorno di ritardo a pubblicare gli elenchi dei docenti di sostegno confermati sullo stesso posto dell’anno precedente, su richiesta delle famiglie. Questa fase segna l’avvio ufficiale delle operazioni per l’anno scolastico 2025/26 e precede l’assegnazione degli incarichi da GPS, cioè quelli destinati alla platea più ampia dei precari che hanno presentato domanda con le 150 preferenze. La novità ha già sollevato discussioni perché introduce un passaggio preliminare che non tutti i docenti possono sfruttare.
Sequenza delle operazioni e effetti sui precari
Il ministero ha imposto una sequenza precisa: prima la mobilità dei docenti di ruolo, poi le assegnazioni provvisorie e soltanto dopo le nomine dalle graduatorie. In questo modo i posti disponibili vanno in via prioritaria ai titolari che rientrano nella loro provincia, mentre i precari che hanno lavorato sul sostegno l’anno scorso si trovano spesso penalizzati. Molti rischiano di non ricevere la conferma perché, dopo i movimenti di ruolo e le assegnazioni, la loro cattedra non risulta più libera. La circolare ministeriale del 9 luglio 2025 stabilisce infatti che la riconferma avviene solo se il posto resta disponibile per una supplenza annuale o fino al termine delle lezioni.
Supplenze sul sostegno 2025: continuità didattica a rischio
Questo meccanismo mette in difficoltà la continuità didattica, soprattutto per gli alunni con disabilità che avrebbero bisogno di stabilità. Una famiglia può chiedere di mantenere lo stesso docente, ma la conferma vale solo se le condizioni amministrative lo consentono. Nei prossimi giorni gli uffici territoriali continueranno a pubblicare gli elenchi: la maggior parte dovrebbe chiudere entro sabato, anche se in alcune province le operazioni potrebbero slittare all’inizio della prossima settimana.