Taranto, emergenza sanitaria: CNDDU propone un'azione educativa

Il CNDDU denuncia l’emergenza sanitaria a Taranto e propone percorsi scolastici e vigilanza pubblica. Dati preoccupanti su minori e inquinamento.

16 maggio 2025 14:30
Taranto, emergenza sanitaria: CNDDU propone un'azione educativa - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
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Il Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani lancia l’allarme sull’emergenza sanitaria e ambientale a Taranto. I dati aggiornati evidenziano gravi conseguenze sulla salute dei bambini. Il CNDDU propone un piano didattico nelle scuole e chiede un intervento istituzionale urgente per bonifiche, vigilanza sanitaria e revisione dell’AIA.

Dati allarmanti sulla salute pubblica a Taranto

Il CNDDU esprime profonda preoccupazione per la crisi ambientale e sanitaria che coinvolge Taranto e il suo hinterland, aggravata dalle attività del polo siderurgico ex Ilva. Secondo lo Studio epidemiologico ARPA Puglia – ASL Taranto, pubblicato nel Rapporto Ambiente e Salute in Puglia 2024, nei quartieri Tamburi e Statte si registra un’incidenza di disturbi dello spettro autistico superiore del 50% rispetto alla media provinciale, con 6,1 casi ogni 1.000 abitanti tra i 6 e i 18 anni, contro una media di 4,9. L’esposizione continua agli inquinanti è segnalata come fattore ambientale critico. Il Parere dell’Istituto Superiore di Sanità (marzo 2025) ha giudicato “inadeguata” la Valutazione di Impatto Sanitario prodotta dai commissari straordinari di Acciaierie d’Italia.

Metalli pesanti nei bambini: un rischio sanitario concreto

Il biomonitoraggio pediatrico dell’ASL TA, riportato nel Registro Regionale delle Esposizioni Pediatriche – Puglia 2024, ha rivelato che il 92% dei bambini tra 6 e 10 anni nel quartiere Tamburi presenta tracce di piombo nel sangue. Oltre la metà supera la soglia di rischio di 5 µg/dL indicata dai CDC. Tra il 30% e il 40% dei minori analizzati presenta anche valori elevati di arsenico, mercurio e cadmio, metalli altamente neurotossici. Inoltre, il Rapporto ARPA Puglia 2023 documenta una persistente presenza di benzene in concentrazioni critiche, soprattutto nelle aree residenziali e scolastiche dei quartieri limitrofi allo stabilimento.

Scuola come presidio attivo di salute e democrazia

In risposta a questa emergenza, il CNDDU propone un percorso didattico interdisciplinare in tutte le scuole della provincia, coinvolgendo almeno un docente referente per istituto. Il progetto mira a sviluppare educazione ambientale, cittadinanza attiva e consapevolezza sanitaria. Attraverso momenti di formazione e confronto, gli studenti saranno guidati in una riflessione critica sul proprio contesto sociale e ambientale. Ogni classe elaborerà infine una lettera collettiva da inviare alle istituzioni, con richieste concrete di tutela della salute pubblica, misure preventive e interventi di bonifica urgenti.

Appello per interventi istituzionali e revisione dell’AIA

Il CNDDU chiede alle autorità di avviare un programma permanente di vigilanza sanitaria, con priorità alle scuole e ai soggetti fragili: bambini, anziani e malati cronici. Il piano dovrebbe includere biomonitoraggi, attività informative e campagne formative per costruire una cittadinanza consapevole. Si rinnova infine la richiesta di revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dello stabilimento, in base alle osservazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, e di procedere senza ulteriori rinvii alla riconversione ecologica dell’area industriale. Solo un’azione sinergica tra scuola, società civile e istituzioni può garantire il rispetto effettivo del diritto alla salute e alla vita.

Comunicato stampa

CNDDU Comunicato stampa