Tasso di occupazione laureati: i titoli di studio più richiesti nel 2025

Analisi dei percorsi universitari che garantiscono il miglior tasso di occupazione secondo i dati più recenti del rapporto annuale.

03 dicembre 2025 20:00
Tasso di occupazione laureati: i titoli di studio più richiesti nel 2025 - AlmaLaurea
AlmaLaurea
Condividi

L’ultima indagine AlmaLaurea evidenzia un netto vantaggio per ingegneri e medici nella ricerca di un impiego, confermando trend consolidati. Il tasso di occupazione laureati tocca i massimi decennali, segnando un recupero strutturale rispetto al passato sia per i titoli di primo che di secondo livello. Emergono differenze sostanziali tra percorsi scientifici e umanistici, con un generale miglioramento delle prospettive lavorative a cinque anni dal conseguimento del titolo.

Rapporto AlmaLaurea 2025: lo scenario attuale

I dati emersi dall'analisi svolta nel 2024 offrono una panoramica dettagliata sul mercato del lavoro italiano. Il Rapporto AlmaLaurea 2025 ha preso in esame circa 690.000 laureati provenienti da 81 atenei, monitorando sia i percorsi triennali che quelli magistrali.

Per quanto riguarda i laureati di primo livello, la situazione richiede una lettura approfondita delle dinamiche formative. Oltre il 60% degli studenti decide infatti di proseguire gli studi, influenzando inevitabilmente la tipologia di contratti e la stabilità delle prime esperienze lavorative.

L'indagine si è focalizzata sul 34,4% dei laureati che sceglie di entrare subito nel mercato del lavoro, un dato in crescita rispetto all'anno precedente. Si nota inoltre un aumento di chi consegue il titolo in età più adulta, spesso già occupato durante il percorso accademico e con aspettative professionali differenti.

L’evoluzione del tasso di occupazione post laurea

A dodici mesi dal conseguimento del titolo, le performance occupazionali mostrano segnali estremamente positivi. Il tasso di occupazione per i laureati del 2023 ha raggiunto il 78,6%, superando i livelli pre-pandemici del 2019 e registrando un incremento netto rispetto alla rilevazione passata.

Il trend di crescita prosegue e si consolida notevolmente nel medio periodo. A tre anni dalla laurea, l'occupazione sale al 90% per i triennali e all'88,9% per i magistrali, evidenziando un miglioramento significativo delle condizioni contrattuali nel tempo.

L'analisi a cinque anni conferma la stabilità del sistema, con tassi che sfiorano il 93% per il primo livello. Tuttavia, nonostante l'Italia abbia raggiunto i suoi massimi storici, il confronto con gli standard europei mostra ancora un divario da colmare rispetto agli obiettivi fissati per il 2030.

Le differenze tra discipline scientifiche e umanistiche

Esaminando i singoli gruppi disciplinari, emerge una forte variabilità nelle tempistiche di ingresso nel mondo professionale. I settori Informatica e ICT e quello medico-sanitario guidano la classifica, garantendo un assorbimento quasi immediato dei neolaureati.

Al contrario, i percorsi in arte, design e ambito letterario-umanistico registrano percentuali di impiego iniziali più contenute. Anche per i laureati magistrali, l'ingegneria industriale e dell'informazione si conferma trainante, mentre ambiti come quello giuridico e psicologico scontano la necessità di ulteriori tirocini o specializzazioni post-laurea.

È fondamentale notare come il divario tenda ad assottigliarsi drasticamente nel lungo periodo. A cinque anni dal titolo, si osserva una piena occupazione tecnica per quasi tutti i settori, con un recupero eccezionale per i gruppi linguistico, letterario e psicologico che partivano da valori inferiori.

La classifica delle lauree con maggiori sbocchi

Di seguito riportiamo i dati relativi al tasso di occupazione a uno e a cinque anni dal conseguimento della laurea di secondo livello, suddivisi per ambito disciplinare.

  • Ingegneria industriale e dell’informazione: 92,9% (1 anno) – 95,6% (5 anni)

  • Informatica e tecnologie ICT: 92,7% (1 anno) – 93,9% (5 anni)

  • Medico-sanitario e farmaceutico: 87,7% (1 anno) – 93,9% (5 anni)

  • Architettura e ingegneria civile: 87,1% (1 anno) – 93,8% (5 anni)

  • Economico: 85,2% (1 anno) – 91,3% (5 anni)

  • Agrario-forestale e veterinario: 82,6% (1 anno) – 90,3% (5 anni)

  • Scientifico: 80,5% (1 anno) – 89,5% (5 anni)

  • Scienze motorie e sportive: 79,8% (1 anno) – 88,7% (5 anni)

  • Educazione e formazione: 80,2% (1 anno) – 86,9% (5 anni)

  • Psicologico: 60,7% (1 anno) – 87,0% (5 anni)

  • Politico-sociale e comunicazione: 74,6% (1 anno) – 86,7% (5 anni)

  • Linguistico: 71,5% (1 anno) – 86,5% (5 anni)

  • Giuridico: 58,1% (1 anno) – 84,6% (5 anni)

  • Arte e design: 67,9% (1 anno) – 80,3% (5 anni)

  • Letterario-umanistico: 61,9% (1 anno) – 80,2% (5 anni)

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail