Tribunale di Terni: riconosciuta la Carta del Docente ai precari con sentenza da 9.000 euro
La FLC CGIL Terni difende i diritti dei docenti precari: il giudice riconosce la Carta del Docente e condanna la disparità di trattamento


Il giudice del lavoro del Tribunale di Terni, con sentenze emesse il 26 marzo 2025, ha riconosciuto un risarcimento complessivo di 9.000 euro a cinque docenti precari per la mancata erogazione della Carta del Docente. Il magistrato ha confermato che la formazione continua costituisce un diritto fondamentale per tutto il personale scolastico — inclusi insegnanti, dirigenti, tecnici e amministrativi — e rappresenta uno strumento essenziale per valorizzare le competenze e sostenere la progressione professionale.
Nessuna discriminazione tra tempo determinato e indeterminato
Il Tribunale ha richiamato i principi della Corte di Giustizia europea, evidenziando l’assenza di motivazioni oggettive per escludere i docenti precari dai benefici concessi ai colleghi di ruolo. In particolare, ha chiarito che entrambi svolgono le stesse funzioni e affrontano identici percorsi di aggiornamento. Per questo motivo, negare la Carta del docente ai supplenti viola il principio di parità sancito dalla clausola 4 dell’accordo quadro europeo.
Carta del docente: diritto anche per i precari
Secondo la decisione, anche i docenti a tempo determinato devono accedere al bonus annuale da 500 euro previsto dalla Carta del docente, poiché destinato alla formazione professionale di tutto il personale insegnante. L’esclusione finora applicata si configura come una discriminazione illegittima, che contrasta con le norme comunitarie e costituzionali.
FLC CGIL Terni continua la battaglia legale
La FLC CGIL di Terni ha annunciato che proseguirà la propria azione sindacale e legale per difendere i diritti dei docenti precari. L’organizzazione si impegna a tutelare i lavoratori in tutti i casi in cui emerga una violazione dei contratti, della Costituzione o delle normative europee, promuovendo l’equità tra personale di ruolo e non di ruolo.