UDA, Prima guerra mondiale: come strutturare al meglio un'unità di apprendimento di storia

Ecco un esempio di UDA sulla Prima guerra mondiale per la scuola media: attività coinvolgenti, obiettivi educativi chiari con una didattica innovativa.

19 aprile 2025 13:47
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Un esempio di UDA di Storia - La Prima guerra mondiale, combattuta tra il 1914 e il 1918, rappresenta uno spartiacque nella storia contemporanea. Conosciuta anche come Grande Guerra, coinvolse oltre 70 milioni di soldati e causò più di 9 milioni di vittime tra i militari, a cui si aggiungono milioni di civili. Introdurre questo tema nella scuola secondaria di primo grado (ex scuola media) significa offrire agli studenti una chiave per comprendere le dinamiche politiche e sociali del XX secolo.

Un percorso didattico strutturato in un'UDA per la scuola secondaria di primo grado

Il percorso didattico parte dall’attentato di Sarajevo, evento scatenante del conflitto, e segue l’evoluzione della guerra fino all’armistizio dell’11 novembre 1918. In classe si affrontano le cause del conflitto (nazionalismi, imperialismi, alleanze militari), le battaglie principali e la devastante guerra di trincea. Questo approccio aiuta gli studenti a inquadrare la Prima guerra mondiale non solo come evento bellico, ma come fenomeno che ha segnato la fine della Belle Époque, determinando il crollo di quattro grandi imperi (austro-ungarico, ottomano, tedesco e russo) e ridisegnando la geopolitica europea. L’eredità della guerra, tra cui l’emergere di nuove tensioni e stati, viene analizzata per comprendere le radici dei conflitti successivi, tra cui la Seconda guerra mondiale. La narrazione storica, arricchita da fonti originali e citazioni celebri come quella di Papa Benedetto XV, rende il racconto coinvolgente e accessibile, stimolando domande aperte che accompagnano gli alunni per tutto il percorso.

Obiettivi formativi dell'UDA: conoscenze storiche e cittadinanza attiva

L’UDA sulla Prima guerra mondiale per la scuola media si basa su obiettivi in linea con le Indicazioni Nazionali, promuovendo non solo l’acquisizione di conoscenze storiche, ma anche lo sviluppo di competenze trasversali. Gli studenti imparano a padroneggiare le tappe principali del conflitto (1914, 1915, 1917, 1918), a riconoscere cause ed effetti storici, e a contestualizzare gli eventi in una prospettiva globale. Parallelamente, l’unità rafforza la capacità di leggere e interpretare fonti storiche, confrontare documenti e sviluppare pensiero critico. Si incoraggia il confronto tra passato e presente, collegando il dopoguerra alla nascita dei regimi totalitari e alla fondazione di istituzioni internazionali come la Società delle Nazioni e, in seguito, l’ONU. Lo studio del conflitto diventa così occasione per riflettere su valori democratici, ripudio della guerra (art. 11 della Costituzione) e cooperazione tra i popoli. L’unità stimola anche abilità comunicative e collaborative: gli studenti lavorano in gruppo, utilizzano strumenti digitali, realizzano mappe e presentazioni, migliorando la propria capacità di sintesi e esposizione. Questo approccio rende lo studio della storia uno strumento di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo alla crescita di cittadini consapevoli e informati.

Attività didattiche coinvolgenti: tra fonti storiche e creatività

Per rendere lo studio della Prima guerra mondiale più stimolante, l’unità propone attività varie e inclusive, pensate per adattarsi a diversi stili di apprendimento. Dopo una lezione introduttiva, gli studenti analizzano lettere di soldati, leggono diari, guardano documentari storici e partecipano a dibattiti guidati. Attraverso queste attività si mettono nei panni dei coetanei del passato, sviluppando empatia e spirito critico. La creazione di timeline murali e mappe concettuali favorisce la comprensione cronologica e tematica degli eventi. Gli alunni lavorano anche in piccoli gruppi su tematiche specifiche: tecnologie belliche, vita civile durante il conflitto, propaganda, o il ruolo dell’Italia nella guerra. Queste attività promuovono il cooperative learning, con ogni studente attivo nella ricerca e nella condivisione dei risultati. Non mancano le proposte creative: scrittura di testi argomentativi, lettere immaginarie dal fronte, collegamenti interdisciplinari con poesie di Ungaretti, geografia storica e arte della propaganda. L’uso della LIM, la costruzione di quiz e giochi a squadre, il supporto a studenti con bisogni educativi speciali attraverso materiali adattati, rendono l’unità inclusiva e dinamica. L’obiettivo è far percepire la storia come materia viva, che dialoga con il presente e con le emozioni degli studenti.

Verifiche e valutazione UDA sulla Prima guerra mondiale: strumenti per apprendere e crescere

La valutazione dell’UDA sulla Prima guerra mondiale avviene in forma sia formativa che sommativa, permettendo di monitorare costantemente il processo di apprendimento. Durante il percorso, il docente osserva la partecipazione, propone domande stimolo e verifica l’efficacia delle attività attraverso quiz, mappe concettuali da completare, riassunti o analisi di fonti. Si promuove anche l’autovalutazione, chiedendo agli studenti di riflettere sui propri progressi. La valutazione sommativa prevede prove scritte articolate in domande aperte, esercizi di comprensione, analisi di documenti e brevi testi argomentativi. In alternativa, si possono proporre compiti di realtà, come la creazione di presentazioni o mostre in classe. Tutti gli strumenti valutativi sono accompagnati da rubriche trasparenti, che considerano la correttezza storica, l’uso del lessico specifico, la capacità di collegamento tra eventi e la chiarezza espositiva. Anche il lavoro di gruppo è valutato per l’efficacia della collaborazione. L’obiettivo non è solo attribuire un voto, ma offrire un feedback formativo che permetta a ciascun alunno di riconoscere i propri punti di forza e le aree di miglioramento. Così, l’esperienza didattica si conclude con una maggiore consapevolezza critica e civile, dimostrando come lo studio della Grande Guerra sia un’occasione per educare alla storia e alla cittadinanza.