Università e futuro: giovani incerti, ma il PCTO aiuta
Il 60% dei giovani è incerto sulla scelta dell'università. Solo il 27% trova utile il PCTO, mentre il 10% si affida ai consigli degli influencer.


Università e futuro - Scegliere il corso di laurea rappresenta per molti giovani italiani una fonte di forte incertezza. Un’indagine recente, realizzata da Ugl in collaborazione con la Luiss Business School, ha coinvolto ragazzi tra i 17 e i 20 anni per analizzare i fattori che condizionano le loro decisioni accademiche e professionali.
Scelta universitaria e disagi territoriali
Il quadro che ne emerge è complesso e disomogeneo, con differenze territoriali significative e un senso diffuso di inadeguatezza rispetto agli strumenti di orientamento oggi disponibili. Al centro delle scelte resta il futuro lavorativo, ma cresce anche la richiesta di esperienze concrete e di informazioni chiare sulle professioni emergenti. Il 60% dei giovani italiani manifesta preoccupazione per la scelta del percorso universitario. Questo dato aumenta sensibilmente al Sud e nelle isole, dove arriva al 68%, mentre nel Nord del Paese si mantiene tra il 52% e il 56%. Le principali cause individuate sono la mancanza di supporto efficace (38%) e la difficoltà di trovare un percorso capace di suscitare un interesse autentico (40%).
Lavoro come bussola delle scelte
Il 63% degli intervistati indica l’obiettivo professionale come criterio guida nella scelta del corso di laurea. Gli amici già iscritti all’università influiscono per il 20%, mentre i consigli degli influencer o dei creator digitali risultano marginali, rilevanti solo per il 10% dei giovani. Cresce invece l’interesse verso esperienze dirette di contatto con il mondo del lavoro (42%) e la richiesta di informazioni aggiornate sulle professioni emergenti (38%).
Il ruolo della scuola e dell’alternanza
Le istituzioni scolastiche, in particolare attraverso il Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), sono riconosciute come leve utili per facilitare la transizione tra scuola e università. Il 27% dei partecipanti attribuisce al PCTO e alla flessibilità dei percorsi accademici un ruolo importante nell’orientamento. La famiglia, invece, pur rimanendo una presenza costante, viene indicata come decisiva da meno del 20% degli intervistati.
Consapevolezza delle competenze richieste
Quando si tratta di comprendere le competenze richieste dal mondo del lavoro, il livello di consapevolezza è ancora basso. Solo un terzo dei giovani afferma di avere idee molto chiare, mentre il 37% ha una comprensione parziale. Il 30% dichiara invece di non sapere quali competenze saranno richieste, percentuale che sale al 38% nel Mezzogiorno e in Sardegna. Le aree considerate più strategiche per il futuro lavorativo sono l’informatica (68%), la medicina e psicologia (62%), le scienze, farmacia e biologia (62%), e l’ingegneria (54%).