Violenza a scuola, docente aggredito due volte in un mese a Torino
Docente aggredito da uno studente a Torino: secondo episodio di violenza in un mese. La scuola protesta, Valditara annuncia arresto in flagranza per gli adulti


Un nuovo episodio di violenza, un docente di un istituto superiore di Torino è stato schiaffeggiato da uno studente durante un'interrogazione, a meno di un mese da un'altra aggressione subita da parte di un diverso alunno. L’episodio, avvenuto il 23 maggio, ha richiesto l’intervento della Polizia e rilancia il dibattito sulla sicurezza nelle scuole e sulle misure del Ministero.
Aggressione durante l’interrogazione
Un insegnante è stato colpito al volto da uno studente durante una normale interrogazione orale. Il fatto è avvenuto alle 10:30 del 23 maggio, all’interno di un istituto superiore di Torino. La scena si è svolta davanti alla classe, lasciando sgomenti studenti e personale. L’episodio ha reso necessario l’intervento della Polizia e dei sanitari del 118, che hanno accompagnato il docente in ospedale per accertamenti. Le condizioni dell’insegnante non sono gravi, ma l’impatto psicologico è stato notevole.
Episodi di violenza ripetuti e clima scolastico teso
Lo stesso insegnante era già stato aggredito ad aprile da un altro alunno della medesima scuola. In quell’occasione, un minorenne sospeso aveva preso a calci e pugni sia lui sia una collega. Sempre nello stesso periodo, un terzo studente aveva provocato una fiammata accendendo un deodorante spray con un accendino all’interno dell’edificio. Il personale scolastico parla apertamente di clima d’intimidazione e violenza crescente, tanto che si starebbe organizzando una protesta con presidio davanti alla Prefettura, promossa dalla RSU Snals.
Le reazioni del personale scolastico alla violenza
Secondo una fonte sindacale interna, l'intero corpo docente è esasperato. Un rappresentante degli insegnanti ha dichiarato: “Dopo l’ennesimo episodio, i lavoratori mi chiedono di avviare uno sciopero urgente per denunciare la mancanza di tutele e l’inefficacia delle promesse istituzionali. Le misure annunciate da Valditara sono troppo morbide e restano sulla carta”. Il malessere tra gli insegnanti è diffuso, alimentato dalla percezione di una totale assenza di strumenti concreti per affrontare queste situazioni.
Le proposte del Ministero
Durante il Consiglio dei Ministri del 30 aprile, è stato presentato uno schema di disegno di legge per la tutela dei docenti e dei dirigenti scolastici. Il ministro Giuseppe Valditara ha annunciato provvedimenti che prevedono l’arresto obbligatorio in flagranza per chi provoca lesioni al personale scolastico, esclusi i minorenni. Le pene per le lesioni lievi aumenterebbero da sei mesi a tre anni, fino a cinque anni per i casi più gravi. “Un insegnante non si tocca. Va protetta la funzione educativa”, ha ribadito Valditara, sottolineando che la norma vuole garantire serenità e sicurezza nelle scuole.