Visita fiscale scuola: cosa rischia il personale docente e ATA se si è assente
Personale docente e ATA, l'assenza alla visita fiscale durante la malattia può portare alla sospensione dell'indennità. Ecco le regole.


Il personale della scuola, sia docenti che ATA, in caso di malattia deve rispettare precise fasce di reperibilità per la visita fiscale. Essere assenti dal proprio domicilio negli orari stabiliti comporta sanzioni economiche immediate. La normativa mira a verificare l'effettivo stato di malattia del dipendente. L'assenza ingiustificata alla visita fiscale INPS può portare alla decurtazione totale dell'indennità.
Le fasce di reperibilità per il personale scolastico: docenti e ATA
Quando il personale docente o ATA si assenta per malattia, scatta l'obbligo di reperibilità per la visita fiscale. Questo controllo, disposto dall'INPS su richiesta del datore di lavoro (l'istituto scolastico) o d'ufficio, serve a verificare l'effettivo stato di salute del dipendente. La normativa vigente impone la presenza obbligatoria presso il domicilio comunicato nel certificato medico durante specifiche fasce orarie. Per i dipendenti del settore scuola, come per la generalità dei dipendenti pubblici, gli orari sono fissati dalle 10:00 alle 12:00 al mattino e dalle 17:00 alle 19:00 nel pomeriggio. È fondamentale sottolineare che i controlli possono avvenire sette giorni su sette, inclusi quindi i weekend, i giorni festivi e quelli prefestivi. Non è previsto alcun preavviso da parte del medico fiscale.
Visita fiscale: le conseguenze dell'assenza
Se il medico fiscale non trova il lavoratore presso l'indirizzo indicato durante le fasce di reperibilità, si configura un'assenza ingiustificata al controllo. Questa mancanza ha conseguenze dirette sull'indennità economica di malattia. La sanzione è progressiva. Alla prima assenza documentata, il dipendente perde il 100% dell'indennità per i primi 10 giorni di malattia (o per il periodo minore se la malattia dura meno). Se l'assenza si ripete in un secondo controllo relativo allo stesso evento di malattia, la sanzione diventa più severa: la retribuzione viene ridotta del 50% per tutto il periodo successivo ai primi 10 giorni. Alla terza assenza ingiustificata, l'indennità viene sospesa completamente a partire da quella data, compromettendo l'intero sostegno economico residuo.
Giustificazioni e la visita ambulatoriale
Essere assenti durante la visita fiscale non comporta automaticamente la sanzione se esiste una giustificazione valida. Il lavoratore ha generalmente 15 giorni per presentare la documentazione probatoria sia all'INPS sia al proprio dirigente scolastico. Sono considerati motivi validi, ad esempio, l'effettuazione di terapie o visite specialistiche urgenti e non rinviabili, o cause di forza maggiore. Se il medico non trova nessuno in casa, lascia un avviso. Questo avviso invita il lavoratore a presentarsi a una visita ambulatoriale di controllo il giorno successivo (non festivo). Non presentarsi neanche a questo secondo appuntamento, senza giustificazione, equivale a una nuova assenza ingiustificata e aggrava la posizione del dipendente, innescando le sanzioni previste.