Vittoria, un nuovo insegnante di sostegno ogni anno: negato il diritto alla continuità didattica

La continuità dell'insegnante di sostegno è un diritto. La normativa esiste, ma non sempre viene applicata. L'appello per un'inclusione reale e stabile.

22 agosto 2025 21:17
Vittoria, un nuovo insegnante di sostegno ogni anno: negato il diritto alla continuità didattica - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
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Il caso di Vittoria, alunna con disabilità, accende i riflettori su un problema diffuso: l'assenza di continuità didattica per l'insegnante di sostegno. Nonostante una normativa chiara, molte famiglie si scontrano con un cambio annuale di docente, minando il diritto all'inclusione e alla stabilità del percorso educativo degli studenti più fragili, garantito dalla nostra Costituzione. Ecco il comunicato stampa del CNDDU su questa vicenda.

Il quadro normativo a tutela degli studenti

La legislazione italiana tutela da decenni il diritto all'inclusione scolastica. La Legge 104/1992 ha segnato una svolta fondamentale, riconoscendo la necessità di percorsi formativi su misura. Successivamente, il D.Lgs. 66/2017 ha rafforzato questo principio, introducendo il Piano Educativo Individualizzato (PEI) come fulcro del percorso, che deve garantire coerenza e stabilità. La mancanza di continuità, quindi, non è solo un disagio ma una violazione di diritti consolidati, che mina alla base il progetto di vita dello studente.

La procedura per garantire la stabilità

Il Decreto Ministeriale 32 del 26 febbraio 2025 ha introdotto una procedura specifica, il cui obiettivo è assicurare la continuità del docente di sostegno. Le famiglie possono presentare richiesta di conferma del professionista entro il 31 maggio di ogni anno. I dirigenti scolastici devono quindi esprimere una valutazione motivata entro il 15 giugno. Infine, gli Uffici Scolastici Territoriali ratificano la nomina entro il 31 agosto. Questo meccanismo, definito dal DM 32/2025, antepone la stabilità a qualsiasi altra nomina. La norma è chiara e mira a trasformare un'esigenza in un diritto esigibile.

Dalla norma alla realtà: l'appello del CNDDU sull'insegnante di sostegno

Nonostante le norme, la realtà è spesso diversa, come dimostra la vicenda di Vittoria. Il Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani (CNDDU) sottolinea questo scollamento. Si chiede che la procedura diventi una misura strutturale e non un'eccezione annuale. L'appello è rivolto al Ministero dell'Istruzione e del Merito per garantire una inclusione reale. Una scuola che non offre certezze agli alunni più fragili tradisce il suo mandato primario. Si tratta di una battaglia di civiltà per assicurare a ogni studente il diritto di crescere e apprendere senza dover ripartire ogni anno da zero.

Comunicato stampa CNDDU

CS CNDDU 22082025

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