2° flashmob nazionale del personale scolastico: a Roma il 3 settembre 2025

Il 3 settembre docenti e personale ATA in piazza a Roma e in altre città per protestare contro precarietà e salari bassi attraverso un flashmob nazionale.

28 agosto 2025 09:41
2° flashmob nazionale del personale scolastico: a Roma il 3 settembre 2025 - flashmob
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Il personale della scuola torna a manifestare il proprio dissenso. Il prossimo 3 settembre 2025 si terrà un flashmob nazionale a Roma, davanti al Ministero dell'Istruzione, e in altre cinque città italiane. L'obiettivo è denunciare la precarietà diffusa, i salari inadeguati e la mancanza di riconoscimento professionale per docenti e personale ATA.

Le ragioni del flashmob

La manifestazione, pacifica e simbolica, nasce da un coordinamento spontaneo di docenti e personale ATA. L'iniziativa vuole riportare l'attenzione sulla difficile condizione lavorativa nella scuola statale. I partecipanti chiedono condizioni di lavoro stabili e retribuzioni adeguate alla funzione educativa e amministrativa svolta. Si tratta di una protesta apartitica e asindacale.

Una protesta diffusa in Italia

L'evento si svolgerà in contemporanea a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli e Cagliari. Questa mobilitazione nazionale intende dare voce al malessere del personale scolastico. "Siamo amareggiati e delusi", dichiara la professoressa Silvia Zanetti, promotrice dell'iniziativa. "L'Italia resta tra gli ultimi posti in Europa per il riconoscimento del valore dei suoi insegnanti".

Stipendi inadeguati e futuro incerto

Questi in pratica gli argomenti più significativi che il personale scolastico intende metere al centro della loro protesta. Gli investimenti previsti per la scuola sono considerati del tutto insufficienti - ecco perchè il flashmob giorno 3 settembre. I fondi stanziati dal Governo non riescono a coprire l'aumento del costo della vita, condannando il personale a stipendi non dignitosi. "Gli aumenti sono briciole rispetto al costo della vita", conclude Zanetti. La richiesta è chiara: investimenti adeguati per garantire un futuro dignitoso alla scuola e a chi vi lavora quotidianamente.

Le dichiarazioni della portavoce della manifestazione

“Da anni aspettiamo stipendi degni di un Paese europeo, ma gli aumenti previsti sono briciole rispetto al costo della vita. – dichiara la prof.ssa Silvia Zanetti, fondatrice del movimento e promotrice dell’iniziativa – Siamo veramente amareggiati. E delusi. L’Italia resta tra gli ultimi in Europa nel riconoscere il valore dei suoi insegnanti.

 “Gli investimenti sulla scuola e su chi ne garantisce il futuro – spesso a proprie spese -  sono del tutto inadeguati: non coprono l’inflazione e ci condannano a restare fanalino di coda in Europa, è una vergogna” - conclude Zanetti.

Il comunicato stampa

comunicato flashmob

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