Abusi in un liceo di Civitavecchia, CNDDU: 'Tradito il patto educativo'

Il CNDDU condanna gli abusi nel liceo di Civitavecchia: servono formazione, ascolto e protocolli per tutelare gli studenti e prevenire il silenzio complice.

19 maggio 2025 07:15
Abusi in un liceo di Civitavecchia, CNDDU: 'Tradito il patto educativo' - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
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Il CNDDU esprime sdegno per il caso del docente arrestato a Civitavecchia per abusi sessuali su studentesse minorenni e denuncia la gravità dell’omertà riscontrata tra colleghi. L’episodio rappresenta un attacco all’intera comunità scolastica, che deve rispondere con formazione, vigilanza e protocolli chiari.

Un contesto violato e compromesso dagli abusi dell'insegnante

La scuola dovrebbe essere un luogo di crescita sicuro, ma il caso del liceo di Civitavecchia racconta l’opposto: un docente è stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali su studentesse di 16 e 17 anni, mentre altri colleghi sono indagati per mancata denuncia. Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha espresso sdegno e profonda preoccupazione, denunciando un clima di violenza, omertà e tradimento del ruolo educativo. La Procura e i Carabinieri hanno portato avanti un’indagine rigorosa che ha fatto emergere un quadro sconvolgente.

La forza delle vittime e il dovere del racconto

È inaccettabile che delle adolescenti siano state aggredite in un ambiente che avrebbe dovuto proteggerle, non solo fisicamente ma anche psicologicamente. Le vittime hanno avuto il coraggio di denunciare e questo ha permesso di avviare le indagini, iniziando con una segnalazione risalente a gennaio. “La verità è emersa grazie alla lucidità e alla forza delle ragazze”, sottolinea il CNDDU. Le molestie, secondo quanto emerso, sarebbero state sistematiche e accompagnate da un clima di intimidazione e silenzio colpevole da parte di chi avrebbe dovuto intervenire.

Complicità silenziosa e responsabilità etica dei colleghi consapevoli degli abusi

Gravissima appare la posizione dei colleghi che, pur essendo a conoscenza dei fatti, non sono intervenuti. Il CNDDU evidenzia come questo comportamento configuri una responsabilità etica e professionale inaccettabile, specie considerando che alcuni episodi sarebbero avvenuti durante una gita scolastica. L’omissione, anche se non sempre penalmente rilevante, costituisce un fallimento dell’intero sistema educativo, poiché chi insegna ha il dovere morale e civile di tutelare ogni studente. Chi sceglie il silenzio tradisce il patto educativo su cui si fonda la scuola pubblica.

Servono prevenzione, ascolto e protocolli certi

Il CNDDU ribadisce che la scuola deve essere presidio di legalità e protezione. Chiede l’introduzione urgente di formazione obbligatoria per tutto il personale scolastico su temi legati alla tutela dei minori, alla prevenzione degli abusi e all’educazione ai diritti umani. Devono essere attivati sportelli di ascolto psicologico per offrire supporto sicuro a vittime e testimoni. Protocolli interni chiari e vincolanti devono garantire l’obbligo di segnalazione, eliminando ogni ambiguità. Solo così si può ricostruire la fiducia nella scuola e proteggere il futuro degli studenti.

Comunicato stampa

Comunicato stampa CNDDU abusi