Accesso triennalisti ai percorsi di sostegno: numero chiuso e graduatorie
Accesso ai percorsi di sostegno per triennalisti a numero chiuso. Graduatorie, priorità ed esclusioni: in dubbio un algoritmo per i posti residui


L’accesso ai nuovi percorsi di formazione per il sostegno destinati ai docenti triennalisti sarà a numero chiuso, con criteri selettivi previsti dal DM 75/2025. Non tutti i candidati potranno partecipare: verranno stilate graduatorie basate sull’esperienza. Resta incerto il meccanismo per l’individuazione dei posti residui presso altri atenei.
Numero chiuso e criteri selettivi per i triennalisti su sostegno
Non tutti i docenti con tre anni di servizio avranno accesso ai percorsi di formazione per il sostegno. I posti disponibili a livello nazionale sono 52.662, come indicato nell’Allegato B del DM n. 75 del 24 aprile 2025. A titolo di esempio, in Lombardia sono previsti 5.784 posti per la scuola primaria. Chi non rientra nella propria regione potrà tentare l’iscrizione in un altro ateneo con disponibilità residua.
Come funzionano le graduatorie di ammissione per i corsi di formazione su sostegno
Il decreto stabilisce che i percorsi verranno attivati per gruppi da 50 a 150 corsisti per ogni grado scolastico. In caso di richieste eccedenti, Indire e le Università stileranno graduatorie separate per grado di istruzione, con priorità ai docenti con più di tre anni di servizio sul sostegno nel quinquennio di riferimento. A parità di requisiti, prevale il docente anagraficamente più giovane. L’articolo 6 del DM specifica che, in caso di esclusione, l’interessato può verificare autonomamente la disponibilità di posti residui presso altri percorsi autorizzati.
Percorsi garantiti ai titolari di titolo estero
Un trattamento diverso è riservato ai docenti con titolo estero, per i quali l’accesso ai percorsi è garantito, pur nel rispetto di un numero massimo di posti stabilito da ciascun ateneo. Se non vi è disponibilità locale, i candidati verranno assegnati a un percorso direttamente gestito da Indire, che si è dichiarata pronta a gestire circa 19.000 posti complessivi in due sessioni. Restano da definire le modalità operative per la gestione di questi flussi, che dovranno comunque tenere conto delle priorità e dei vincoli normativi.
Dubbi sul sistema di assegnazione: servirà un algoritmo?
I docenti del gruppo Uniti per Indire sollevano interrogativi sull'effettiva modalità di assegnazione dei posti residui: sarà automatica o manuale? Alcuni auspicano l’introduzione di un algoritmo simile a quello usato per le 150 preferenze nella mobilità, in grado di "pescare" in ordine tra gli atenei con disponibilità. Tuttavia, è più probabile che il modello assomigli a quello del TFA sostegno ordinario, con candidature dirette agli atenei che pubblicano avvisi in autonomia. L’assenza di un sistema centralizzato potrebbe causare disagi e rallentamenti, soprattutto nelle regioni con alta richiesta e pochi posti disponibili.