ADI in scadenza: come funziona il rinnovo dopo le prime 18 mensilità [Guida]

Come funziona il calcolo delle 18 mensilità ADI e cosa fare a giugno 2025 per rinnovare il sussidio dopo la sospensione obbligatoria.

11 giugno 2025 22:02
ADI in scadenza: come funziona il rinnovo dopo le prime 18 mensilità [Guida] - assegno di inclusione
assegno di inclusione
Condividi

Giugno 2025 rappresenta un momento chiave per moltissimi percettori dell’Assegno di Inclusione (ADI), il principale sostegno economico attivo in Italia per famiglie in difficoltà, in vigore da gennaio 2024. Per chi ha iniziato a percepirlo fin da subito, si avvicina ora la conclusione del primo ciclo di 18 mensilità. Ma cosa succede dopo? Come si calcolano esattamente i mesi di beneficio, soprattutto se ci sono state sospensioni o interruzioni? E quali passi seguire per ottenere il rinnovo? In questa guida completa facciamo chiarezza, con esempi pratici e istruzioni concrete.

Come si calcolano le 18 mensilità?

Il limite dei 18 mesi previsto dalla normativa non si basa sul semplice trascorrere dei mesi di calendario, ma sulle mensilità effettivamente erogate. Ogni pagamento ricevuto vale come una mensilità. Se il beneficio viene sospeso temporaneamente, i mesi di sospensione non si conteggiano fino al momento del recupero tramite gli arretrati. Attenzione: quando un arretrato viene accreditato, ciascuna mensilità recuperata viene comunque contata singolarmente. Quindi, la durata complessiva del ciclo potrebbe estendersi nel tempo, ma il limite massimo resta sempre di 18 mensilità erogate.

Esempio 1: percettore ADI senza sospensioni

Un cittadino inizia a ricevere l’ADI a gennaio 2024 senza mai subire sospensioni. La prima mensilità arriva quindi a gennaio, l’ultima del primo ciclo a giugno 2025, per un totale di 18 mensilità consecutive. Da luglio 2025 scatterà la sospensione obbligatoria di 1 mese, prevista per legge. Durante questo mese non si riceverà il beneficio e sarà necessario presentare una nuova domanda. Il pagamento potrà riprendere, se tutto è in regola, da agosto 2025, per un nuovo ciclo di massimo 12 mensilità.

Esempio 2: ADI sospeso e arretrati recuperati

Un altro beneficiario riceve 6 mensilità (da gennaio a giugno 2024), ma poi subisce una sospensione per controlli amministrativi da luglio a settembre. A ottobre 2024 riceve un pagamento che include gli arretrati dei 3 mesi mancanti. In questo caso:

  • Gennaio–Giugno = 6 mensilità
  • Ottobre (con arretrati di luglio, agosto, settembre) = 3 mensilità aggiuntive

A ottobre, quindi, si è arrivati a 9 mensilità totali, e il conteggio continua da lì. Il ciclo delle 18 mensilità si concluderà solo al raggiungimento di 18 pagamenti effettivi.

Decadenza dell’ADI e nuova domanda: cosa cambia?

Se un beneficiario perde il diritto all’ADI (per esempio, per mancata comunicazione di variazioni o superamento dei requisiti), può presentare una nuova domanda. Tuttavia, il conteggio delle mensilità non riparte da zero: le mensilità già percepite si sommano a quelle ottenute con la nuova domanda.

Esempio pratico:
Un utente riceve 7 mensilità, poi decade dal diritto. Dopo qualche mese presenta una nuova domanda che viene accolta. La prima mensilità di questo secondo ciclo sarà considerata l’ottava del computo complessivo. Restano quindi 10 mensilità disponibili per arrivare al massimo di 18.

La sospensione obbligatoria tra i cicli ADI

Al completamento delle 18 mensilità, la normativa impone una sospensione obbligatoria di almeno un mese prima di poter presentare domanda per un nuovo ciclo (massimo 12 mesi). La stessa regola vale anche dopo il secondo ciclo: ogni rinnovo va preceduto da una pausa di un mese, durante la quale si dovranno aggiornare i requisiti e ripresentare la domanda.

Giugno 2025: cosa fare per non perdere l’ADI

Se hai iniziato a percepire l’ADI a gennaio 2024 e non hai subito interruzioni, giugno 2025 sarà il mese dell’ultima mensilità. Ecco cosa devi fare:

  • Controlla quante mensilità hai effettivamente ricevuto. Verifica sul sito INPS se ci sono state sospensioni o recuperi.
  • Preparati alla sospensione di luglio 2025. Non riceverai il sussidio per quel mese.
  • Presenta la nuova domanda da luglio. Fallo online tramite SPID, CIE, CNS o con l’aiuto di un patronato o CAF.
  • Controlla i requisiti aggiornati. La tua situazione reddituale, lavorativa e familiare potrebbe essere cambiata. Ogni variazione va comunicata subito all’INPS.
  • Se la nuova domanda è accolta, i pagamenti riprenderanno da agosto 2025, per un massimo di ulteriori 12 mensilità.

Consigli pratici per il rinnovo

  • Segui il tuo fascicolo previdenziale INPS per avere sempre sotto controllo i pagamenti e le comunicazioni ufficiali.
  • Evita decadenze: aggiorna tempestivamente le variazioni su reddito, composizione familiare, stato lavorativo.
  • Rivolgiti a un CAF o patronato: se hai dubbi sulla domanda o sui documenti da allegare, farti assistere può evitare errori o ritardi.
  • Scarica l’app INPS o altre app dedicate ai bonus per ricevere notifiche su scadenze, nuove domande e crediti disponibili.