Aggiornamento GPS a febbraio: rabbia e dubbi dei precari sul web

L'ipotesi di anticipare le procedure per le supplenze crea dibattito su tempi e modalità di inserimento dei nuovi titoli abilitanti e lauree.

03 dicembre 2025 10:30
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Aggiornamento GPS 2026
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L'ipotesi di un aggiornamento GPS anticipato a febbraio per il prossimo biennio sta sollevando accesi dibattiti nel mondo scolastico. Mentre il Ministero punta a velocizzare la valutazione dei titoli, molti aspiranti docenti temono che i tempi stretti possano penalizzare chi sta conseguendo l'abilitazione o la laurea, creando sovrapposizioni burocratiche complesse.

Le motivazioni ministeriali dietro la nuova tempistica

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) sta valutando concretamente la possibilità di riaprire le Graduatorie Provinciali per le Supplenze già nel mese di febbraio, in vista del biennio 2026/2028. L'obiettivo primario è concedere agli Uffici Scolastici Provinciali e alle scuole polo un margine di tempo più ampio per la convalida dei punteggi prima dell'inizio dell'anno scolastico.

Questa strategia amministrativa nasce dalla necessità di evitare il caos delle nomine settembrine, spesso rallentate da verifiche tardive sui titoli presentati. Tuttavia, l'intenzione di anticipare le istanze rispetto alla tradizionale finestra primaverile ha generato un immediato malcontento diffuso sui social network e tra i gruppi di insegnanti precari.

Le novità tecniche per l'aggiornamento GPS

Nonostante le polemiche sulle tempistiche, il tavolo tecnico sta lavorando per introdurre correttivi mirati a risolvere alcune disfunzionalità emerse negli anni passati. Le modifiche ipotizzate puntano a rendere il sistema di reclutamento più fluido ed equo per tutti gli aspiranti docenti.

Ecco le principali misure al vaglio dell'amministrazione:

  • Meccanismo di ripescaggio: si prevede la possibilità di rientrare in gioco nei turni di nomina successivi al primo, qualora si rendano disponibili posti in linea con le preferenze espresse, superando la rigidità dell'attuale sistema che tende a escludere chi non ottiene subito un incarico.

  • Interpelli senza vincoli: è in discussione la rimozione delle restrizioni che impedivano la partecipazione agli interpelli per i docenti già inseriti in graduatoria ma rimasti senza contratto, ampliando così le opportunità lavorative.

  • Gestione degli spezzoni: si lavora per facilitare il completamento orario aggregando spezzoni, anche di entità ridotta fino a 6 ore, per limitare il fenomeno delle cattedre frammentate e garantire una maggiore continuità didattica.

I timori dei docenti: percorsi abilitanti e rischio esclusione

Il nodo cruciale delle contestazioni riguarda l'incastro tra la chiusura anticipata delle domande e il conseguimento dei titoli necessari per l'accesso o l'aumento del punteggio. La preoccupazione principale è che la finestra di febbraio tagli fuori chi sta ancora frequentando i corsi universitari o i percorsi di formazione abilitante.

Le criticità segnalate dai sindacati e dagli utenti online si concentrano su tre aspetti fondamentali:

  • Percorsi da 60 e 30 CFU: l'anticipo delle scadenze obbligherebbe migliaia di corsisti a iscriversi con riserva, rendendo necessaria una successiva finestra temporale per lo scioglimento della stessa e appesantendo l'iter burocratico.

  • Laureandi esclusi: esiste il rischio concreto che chi consegue il diploma di laurea subito dopo la chiusura delle istanze rimanga escluso dalle graduatorie per l'intero biennio, perdendo due anni di possibili incarichi scolastici.

  • Sovrapposizione con la mobilità: il mese di febbraio coincide storicamente con le operazioni di mobilità per il personale di ruolo, creando un potenziale ingorgo amministrativo che potrebbe mettere in difficoltà le segreterie scolastiche.

Sarebbe utile monitorare i canali ufficiali del Ministero nelle prossime settimane per conferme definitive sulle date.

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