Aggiornamento GPS 2026: finestra a febbraio e nuovi vincoli sui titoli, cosa sapere

Le graduatorie provinciali riapriranno in anticipo ma senza riserva per chi si laurea dopo la domanda: ecco tutte le novità del decreto.

28 novembre 2025 12:00
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GPS 2026 - 2028
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L'atteso aggiornamento GPS per il biennio 2026-2028 si appresta a subire una significativa accelerazione temporale, con l'apertura delle istanze prevista per il mese di febbraio. Mentre prosegue il confronto tecnico per definire l'ordinanza, emergono dettagli che preoccupano gli aspiranti insegnanti: sarà preclusa la possibilità di inserirsi per chi consegue il titolo dopo la scadenza. Una scelta rigida che penalizza i docenti precari in fase di abilitazione. Definite invece le regole per il calcolo del servizio.

La nuova finestra temporale per l'aggiornamento GPS

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito sembra aver ormai definito la road map per il prossimo rinnovo delle liste scolastiche, optando per una netta anticipazione rispetto alla consueta collocazione primaverile. La finestra temporale utile per la presentazione delle domande di inserimento e aggiornamento sarà collocata a febbraio 2026, una decisione che nasce dalla necessità di riorganizzare le tempistiche amministrative. Questa scelta accoglie, almeno parzialmente, le istanze delle organizzazioni sindacali, le quali avevano espresso forte contrarietà rispetto all'ipotesi iniziale di gennaio, mese ritenuto incompatibile con le esigenze lavorative dei docenti e delle segreterie. Gli aspiranti avranno a disposizione venti giorni per compilare le istanze online. Tuttavia, l'anticipo comporta una gestione delle scadenze estremamente rigorosa: l'ordinanza ministeriale, che regolerà le supplenze fino al 2028, anno in cui dovrebbe entrare a regime il nuovo Regolamento, impone un calendario serrato che non ammette deroghe, modificando sostanzialmente le abitudini consolidate del personale scolastico negli ultimi anni.

Dichiarazione del servizio e scioglimento della riserva

Uno dei nodi più complessi sciolti durante il terzo incontro tra l'amministrazione e le parti sociali riguarda la valutazione dell'anno scolastico in corso. Il Ministero ha mostrato segnali di apertura fondamentali, accogliendo la richiesta di permettere la dichiarazione con riserva del servizio ancora non concluso. In termini pratici, questo significa che i docenti con un contratto attivo al momento della presentazione della domanda potranno inserire il punteggio previsto fino al termine delle lezioni, evitando così di perdere posizioni preziose in graduatoria. La procedura prevede una successiva fase di conferma: la finestra temporale specifica per lo scioglimento della riserva e la convalida del servizio prestato dovrebbe essere calendarizzata tra il 15 giugno e il 2 luglio. Tale meccanismo garantisce che il punteggio venga attribuito correttamente prima dell'avvio delle procedure di attribuzione delle supplenze per il biennio successivo, assicurando che le graduatorie provinciali siano aggiornate in tempo reale con l'esperienza lavorativa maturata fino all'ultimo giorno di scuola.

Chi rischia l'esclusione dall'aggiornamento GPS

Se la gestione del servizio trova una soluzione condivisa, il fronte dei requisiti di accesso presenta criticità destinate a sollevare ampie discussioni. La bozza dell'ordinanza prevede infatti una linea dura per quanto riguarda il conseguimento dei titoli di studio. Chi conseguirà la laurea o l'abilitazione successivamente alla data di scadenza della presentazione della domanda resterà inevitabilmente fuori dalla procedura: non sarà consentito l'inserimento con riserva in attesa del titolo, nemmeno per coloro che concluderanno il percorso accademico o abilitante entro il 30 giugno. Questa rigida preclusione si estende anche ai titoli culturali in fase di conseguimento (come master o certificazioni), che non potranno essere dichiarati se non già posseduti al momento dell'invio dell'istanza. Al contempo, il tavolo tecnico ha definito altri aspetti tecnici rilevanti, confermando le modifiche all'algoritmo per l'assegnazione degli incarichi e stabilendo l'equiparazione dei punteggi tra i percorsi di specializzazione TFA e i corsi Indire, delineando così un quadro normativo ormai quasi definitivo.

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