Alunna con disabilità motoria esclusa dalla gita: la scuola reagisce con un progetto inclusivo

Esclusa dalla gita per la sedia a rotelle, una studentessa con disabilità motoria vive un'esperienza inclusiva grazie alla scuola, agli enti e alle associazioni

14 maggio 2025 18:53
Alunna con disabilità motoria esclusa dalla gita: la scuola reagisce con un progetto inclusivo - studenti disabili
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Una studentessa con disabilità motoria è stata esclusa da una gita scolastica per l’impossibilità di caricare la sua sedia a rotelle sul pullman. Da quella delusione è nato un progetto inclusivo che ha unito scuola, enti locali e associazioni. Un esempio concreto di come l’inaccessibilità possa trasformarsi in un’occasione di crescita collettiva.

Un viaggio mancato che ha lasciato il segno per una studentessa rimasta esclusa per la sua disabilità motoria

Una gita scolastica attesa da tempo si è trasformata in una profonda delusione per una studentessa con disabilità motoria, rimasta esclusa perché il pullman non era in grado di accogliere la sua sedia a rotelle. La pedana di accesso risultava inutilizzabile e non sono state trovate soluzioni alternative in tempi rapidi. Mentre i compagni partivano, lei restava a scuola, privata di un’esperienza fondamentale di condivisione e socialità. Un evento che ha scosso la comunità scolastica, mostrando quanto le barriere fisiche e organizzative possano ancora compromettere il diritto all’inclusione.

Dalla delusione per essere stata esclusa per la disabilità motoria, ad un’idea nuova: la montagna per tutti

L’episodio ha acceso una mobilitazione spontanea. Insegnanti, famiglie, associazioni e istituzioni si sono attivate per progettare una nuova esperienza accessibile a tutti. È nata così l’idea di una gita in montagna, costruita attorno alle esigenze della studentessa. Il nuovo progetto prevede mezzi di trasporto adeguati e l’utilizzo di joëlette, speciali carrozzine da trekking che consentono anche a chi ha disabilità motoria di percorrere sentieri in compagnia della propria classe. Ogni dettaglio è stato pensato per garantire pari partecipazione, senza adattamenti improvvisati ma con una vera progettazione inclusiva.

Un’esperienza condivisa, tra natura, solidarietà e consapevolezza

La giornata non sarà solo un’escursione. Sarà un laboratorio di inclusione all’aperto, arricchito da attività di gruppo, momenti di riflessione e incontri con operatori del soccorso alpino. Sarà l’occasione per vivere la montagna come spazio di accoglienza e non di esclusione, sperimentando quanto la diversità possa diventare risorsa se accompagnata da sensibilità, organizzazione e strumenti adeguati. I compagni e gli insegnanti, uniti nell’obiettivo di non lasciare indietro nessuno, saranno parte attiva di un cambiamento culturale.

Inclusione è progettare, non adattare in emergenza

Questa vicenda dimostra che inclusione non significa adattarsi all’ultimo minuto, ma progettare attività che tengano conto da subito di tutte le esigenze. Una scuola davvero inclusiva rimuove le barriere prima che diventino ostacoli. L’impegno congiunto della comunità educante ha trasformato una ferita in un’occasione di crescita: non solo per la studentessa esclusa, ma per l’intera classe e per l’istituzione scolastica. Rendere accessibili le esperienze scolastiche non è un gesto straordinario, è un dovere educativo.