Arretrati contratto 2024: quali sono i rischi per il cuneo fiscale?

Gli arretrati contratto 2024 per docenti e ATA avranno un impatto sulla tassazione? Chiarimenti dalla Uil Scuola Rua sulla gestione fiscale.

11 novembre 2025 17:30
Arretrati contratto 2024: quali sono i rischi per il cuneo fiscale? - Taglio del Cuneo Fiscale
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La gestione degli arretrati del contratto scuola 2024 solleva dubbi tra il personale. Docenti e ATA temono un impatto negativo sul cuneo fiscale e sulla tassazione complessiva. Un recente intervento di Francesco Sciandrone (Uil Scuola Rua) ha fornito chiarimenti cruciali sull'argomento. L'analisi si concentra sulla modalità di erogazione e sull'effettivo impatto fiscale per le diverse fasce di reddito del personale scolastico.

Le modalità di erogazione degli arretrati

Una delle preoccupazioni principali del personale scolastico riguarda le procedure tecniche con cui verranno distribuiti gli incrementi economici derivanti dal rinnovo contrattuale. Francesco Sciandrone, rappresentante della Uil Scuola Rua, ha specificato che l'amministrazione ha due opzioni principali per liquidare le somme dovute ai lavoratori del comparto. Gli arretrati contratto potranno essere pagati attraverso un mandato di pagamento separato oppure inseriti come voci specifiche, chiaramente identificabili, direttamente nel cedolino ordinario mensile.

Arretrati contratto e l'impatto sulla tassazione IRPEF

La questione più sentita resta l'impatto fiscale di queste somme, specialmente in relazione alla salvaguardia del beneficio derivante dal taglio del cuneo fiscale. Sciandrone ha rassicurato la maggioranza del personale, spiegando che la tassazione non subirà variazioni significative, poiché gli importi si manterranno generalmente entro lo scaglione IRPEF del 23%. Indipendentemente dalla modalità di pagamento scelta (cedolino unico o separato), tutte le somme percepite saranno comunque aggregate e riportate nella Certificazione Unica (CUD) dell'anno fiscale di riferimento.

Le differenze tra profili professionali e fasce di reddito

È stato precisato inoltre che l'eventuale superamento della soglia dei 28.000 euro annui, che determina il passaggio allo scaglione IRPEF successivo, non riguarderà la totalità dei dipendenti. In particolare, profili come assistenti, operatori e collaboratori scolastici, appartenenti al personale ATA, restano ampiamente sotto questa soglia di reddito e non subiranno cambiamenti fiscali rilevanti. Il rischio di superare l'aliquota del 23% riguarda solo una minoranza, come i docenti nelle classi stipendiali più alte o funzionari con elevata qualificazione, che già si trovano vicini al limite dello scaglione.

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