Assegnazioni provvisorie 2025/28: le novità dei contratti regionali [In aggiornamento]

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2025/28: i contratti regionali regolano sostegno, part time e gestione delle cattedre.

06 ottobre 2025 15:12
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Dopo la firma del CCNI 2025/28 sulle assegnazioni provvisorie e utilizzazioni di docenti, personale Ata ed educativo, entrano in gioco i contratti integrativi regionali. Questi accordi decentrati, stipulati a livello locale, rispondono alle esigenze specifiche dei territori e introducono regole particolari su sostegno, part time e ottimizzazione delle cattedre.

Contratti integrativi regionali e finalità

Il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo 2025/28 regola mobilità annuale e utilizzazioni, ma è l’articolo 3, comma 5 a riconoscere l’importanza dei contratti regionali decentrati. Questi strumenti permettono di adattare le norme nazionali ai contesti locali, valorizzando la specificità dei territori colpiti da eventi straordinari o con particolari esigenze formative. Le integrazioni possono riguardare sia il personale docente che Ata ed educativo, con un’attenzione speciale a scuole e province in difficoltà. In questo quadro trovano spazio interventi che mirano a rendere più funzionale l’organizzazione delle risorse umane, garantendo risposte immediate in situazioni di emergenza o particolari criticità.

Utilizzo su sostegno, part time e cattedre

Tra i temi centrali dei contratti regionali vi sono l’utilizzo dei docenti su posti di sostegno, anche senza titolo specifico, laddove manchino insegnanti specializzati. Altro punto chiave è la gestione del part time, con modalità che consentono una più equilibrata distribuzione delle ore in base alle esigenze delle scuole e del personale. Non meno importante è l’ottimizzazione delle cattedre, che consente di completare l’orario di insegnamento o di servizio anche in più istituti dello stesso territorio. Queste previsioni mirano a coniugare i diritti del personale con la continuità didattica, rispondendo alle necessità locali attraverso regole flessibili e concordate tra amministrazione e sindacati.

Eventi straordinari e norme specifiche

I contratti integrativi regionali tengono conto delle emergenze territoriali: i recenti eventi sismici in Abruzzo, Marche, Umbria, Emilia-Romagna, Mantova, Rovigo, Rieti e nell’area flegrea della Campania, così come quelli a Ischia (Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio), richiedono misure di mobilità mirate. Allo stesso modo, vengono considerate le aree colpite da alluvioni nelle Marche e in Emilia-Romagna. Rientrano inoltre le disposizioni connesse all’articolo 11 del D.L. 71/2024, relativo alla classe di concorso A-23 “Italiano per alloglotti”, e all’articolo 2 della legge 150/2024. Tali riferimenti normativi mostrano come la contrattazione regionale non sia solo un adeguamento tecnico, ma un vero strumento di tutela dei lavoratori e di supporto alla funzionalità delle scuole.

Contratti integrativi regionali 2025/28

Basilicata

Campania

Lazio

Lombardia

Marche

Molise

Piemonte
Sardegna

Sicilia

[Parina in aggiornamento]

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