Assegno sociale 2025: importi, requisiti, domanda INPS e differenze con la pensione casalinghe

Assegno sociale 2025: importo di 538,69 € mensili, requisiti, domanda online INPS e differenze con la pensione casalinghe

17 giugno 2025 19:16
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Nel 2025 l’assegno sociale INPS raggiunge un importo mensile pari a 538,69 euro per 13 mensilità. Si tratta di una prestazione economica rivolta a chi vive in condizioni di disagio economico e non possiede i contributi necessari per accedere alla pensione di vecchiaia. In questa guida aggiornata, analizziamo in dettaglio chi può richiederlo, come funziona la domanda online, quali sono i limiti di reddito e in cosa differisce dalla pensione per casalinghe.

Cos'è l'assegno sociale e a chi spetta

L’assegno sociale è una prestazione assistenziale erogata dall’INPS a cittadini italiani o stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, che non dispongono di un adeguato reddito e non possono accedere ad altre forme di pensione per mancanza di contributi. Rientrano tra i potenziali beneficiari caregiver familiari, casalinghe, disoccupati di lunga durata e cittadini privi di carriera contributiva. Nel 2025 l’età minima per richiederlo resta fissata a 67 anni. Per ottenere la prestazione è inoltre necessario risiedere stabilmente in Italia da almeno 10 anni.

Requisiti di reddito per l’assegno sociale 2025

Nel 2025 l’importo mensile dell’assegno sociale è pari a 538,69 euro, corrisposto per 13 mensilità. L’assegno spetta in misura piena a chi non supera un reddito annuo di 7.002,97 euro se non coniugato, oppure 14.005,94 euro se coniugato. In presenza di redditi inferiori a queste soglie, l’INPS eroga un assegno in misura ridotta, fino al raggiungimento del tetto massimo. I redditi rilevanti includono rendite da lavoro, pensioni e rendite catastali, mentre l’assegno sociale resta esente da imposizione fiscale e non contribuisce al calcolo dell’ISEE.

Come presentare domanda per l’assegno sociale

La domanda si presenta esclusivamente online tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. Il percorso è il seguente: “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Per persone a basso reddito” > “Assegno sociale”. In alternativa, è possibile rivolgersi al Contact Center INPS (803 164 da fisso o 06 164 164 da cellulare). Il sistema precompila i dati anagrafici, mentre occorre indicare lo stato civile, eventuali sentenze di separazione o divorzio e, per cittadini extracomunitari, allegare il permesso di soggiorno. La sezione reddituale consente l’inserimento di documenti giustificativi per redditi non autocertificabili.

Differenze con la pensione casalinghe e maggiorazioni

La pensione casalinghe è una prestazione distinta, riservata a chi aderisce volontariamente all’apposito fondo INPS autofinanziandosi i contributi. I requisiti sono simili a quelli per l’assegno sociale, ma richiedono almeno cinque anni di versamenti. Con 57 anni di età (o 65 in caso di assegno inferiore all’importo sociale maggiorato del 20%), è possibile ottenere una pensione di vecchiaia. In presenza di invalidità si può accedere anche alla pensione di inabilità. Gli importi variano in base ai contributi versati, ma con 35 anni di adesione si può ottenere una pensione vicina ai 1.000 euro mensili. A differenza dell’assegno sociale, questa prestazione è soggetta a tassazione ordinaria.

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