Assegno unico 2026: novità ISEE e aumenti per famiglie

La Manovra 2026 rivede l'Assegno unico, potenziando gli aiuti per le famiglie attraverso nuovi criteri ISEE e la valutazione della prima casa.

14 novembre 2025 18:00
Assegno unico 2026: novità ISEE e aumenti per famiglie - Assegno Unico 2025
Assegno Unico 2025
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La Manovra finanziaria 2026 delinea importanti aggiornamenti per l'Assegno unico universale, un sostegno fondamentale per i nuclei familiari italiani. L'intervento prevede un aumento degli importi medi e una revisione della scala di equivalenza ISEE, che include anche una nuova valutazione della prima casa, con l'obiettivo di estendere i benefici a un numero maggiore di famiglie.

Le modifiche alla scala di equivalenza ISEE

A partire dal 2026, la determinazione dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) vedrà l'applicazione di una nuova scala di equivalenza che favorisce in modo specifico i nuclei familiari con un numero elevato di figli. Le modifiche implementate introducono maggiorazioni progressive: +0,10 per due figli, +0,25 per tre figli, +0,40 per quattro figli e un significativo +0,55 per le famiglie con cinque o più figli a carico. Questa rimodulazione dei coefficienti è studiata per aumentare il peso specifico dei figli nel calcolo complessivo, portando di conseguenza a un valore ISEE più basso per queste categorie. Un ISEE ridotto consentirà l'accesso non solo a un Assegno unico di importo superiore, ma aprirà anche le porte ad altre prestazioni sociali agevolate attualmente vincolate a soglie reddituali specifiche.

Assegno unico: rivalutazioni ISTAT e nuove fasce ISEE

Parallelamente alla riforma della scala di equivalenza, gli importi mensili dell'assegno beneficeranno di una rivalutazione automatica basata sugli indici ISTAT, garantendo un adeguamento al costo della vita. L'importo massimo erogabile vedrà un incremento da 201 a 204,4 euro, mentre l'importo minimo, destinato alle fasce di reddito più elevate, salirà da 57,5 a 58,5 euro. La Manovra 2026 introduce inoltre una ridefinizione delle fasce ISEE, che saranno articolate in tre scaglioni aggiornati per meglio distribuire le risorse: la Fascia A coprirà i valori fino a 17.520 euro, la Fascia B gestirà l'intervallo tra 17.520 e 46.000 euro, e la Fascia C includerà tutti i valori superiori a 46.000 euro. Le stime preliminari dell'INPS e dell'Ufficio parlamentare di bilancio suggeriscono che circa il 5% delle famiglie in Fascia B transiterà alla Fascia A, mentre oltre il 10% di quelle in Fascia C scenderà in Fascia B, indicando che una famiglia su due con ISEE attivo beneficerà di queste novità.

L'impatto della prima casa e le maggiorazioni per disabilità

Un secondo intervento di grande rilevanza riguarda la valutazione del patrimonio immobiliare, con un focus specifico sulla prima casa di abitazione. La soglia di esclusione dal calcolo patrimoniale ISEE è stata notevolmente innalzata, passando dai precedenti 52.500 euro agli attuali 91.500 euro, a cui si aggiunge un'ulteriore maggiorazione di 2.500 euro per ogni figlio a partire dal secondo. Questa modifica strategica comporterà una riduzione media dell'ISEE stimata fino a 3.300 euro per le famiglie proprietarie dell'immobile di residenza, con benefici amplificati per i nuclei numerosi. Sono previsti anche incrementi significativi per le maggiorazioni per disabilità relative a figli minorenni (fino a 21 anni), con nuovi importi fissati a 122,7 euro per i non autosufficienti, 111 euro per la disabilità grave e 99,4 euro per la disabilità media.

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