Assenze ingiustificate e NASpI: le nuove regole INPS
Superare i 15 giorni di assenze ingiustificate comporta la perdita della NASpI: ecco come cambiano le norme sulla disoccupazione nel 2025.
La legge 203/2024 modifica l'accesso alla disoccupazione. Le assenze ingiustificate prolungate oltre i quindici giorni causano ora la perdita della NASpI, poiché il rapporto di lavoro viene considerato risolto per dimissioni volontarie del dipendente.
Quando le assenze ingiustificate causano la perdita della NASpI
La normativa vigente stabilisce che l'assenza non motivata per oltre quindici giorni consecutivi, o secondo i termini dei contratti collettivi, equivale a dimissioni per fatti concludenti. In questo scenario, il datore di lavoro chiude il rapporto utilizzando il codice ministeriale "FC", che identifica una risoluzione di tipo volontario. Tale qualificazione esclude automaticamente il lavoratore dal beneficio economico, poiché la cessazione non dipende da un licenziamento subito ma da una scelta implicita del dipendente.
Casi di esclusione e tutele per il lavoratore
Non tutte le interruzioni del rapporto portano all'esclusione dal sostegno al reddito, specialmente se interviene un provvedimento punitivo diretto. Esistono infatti situazioni specifiche in cui il diritto alla prestazione viene preservato nonostante la condotta del lavoratore:
Licenziamento disciplinare: se l'azienda procede per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, l'indennità resta garantita.
Dimissioni per giusta causa: qualora il dipendente receda per gravi inadempienze aziendali, come il mancato pagamento dei salari, la tutela NASpI permane.
Prevalenza normativa: la giusta causa documentata prevale sulla risoluzione automatica per fatti concludenti avviata dal datore.
Il ruolo della circolare applicativa
Le nuove istruzioni operative sono state formalizzate dall'Istituto con la circolare numero 154 del 22 dicembre 2025. Il documento chiarisce che la procedura disciplinare classica offre esiti diversi rispetto alla nuova fattispecie della risoluzione per assenza prolungata. È fondamentale che i consulenti del lavoro e i dipendenti monitorino attentamente le tempistiche delle comunicazioni obbligatorie per evitare la decadenza dai sussidi previsti per lo stato di disoccupazione involontaria.
Link alla Circolare INPS