Aumento prezzo sigarette: la proposta UE e l'impatto in Italia

La Commissione UE valuta un forte aumento delle accise sul tabacco. Previsto un impatto significativo sull'aumento prezzo sigarette in Italia.

A cura di Scuolalink Scuolalink
03 novembre 2025 08:00
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La Commissione Europea valuta una revisione delle tasse sul tabacco. Questa proposta potrebbe portare a un aumento prezzo sigarette significativo in UE. L'obiettivo dichiarato è ridurre il consumo di tabacco per la salute pubblica. Per l'Italia, l'impatto stimato è notevole, con rincari di diversi euro a pacchetto. La misura riguarda anche prodotti di nuova generazione, come le sigarette elettroniche.

La proposta della Commissione UE sulla tassazione del tabacco

La Commissione Europea ha recentemente concluso una consultazione pubblica che potrebbe portare a una revisione significativa della direttiva sulla tassazione dei prodotti del tabacco. L'obiettivo principale di Bruxelles è uniformare le accise a livello continentale e ridurre il consumo di tabacco, considerato un problema di salute pubblica. La proposta non si limita alle sigarette tradizionali; include anche un adeguamento fiscale per i prodotti di nuova generazione, come le sigarette elettroniciche, il tabacco riscaldato e le bustine di nicotina, attualmente soggetti a regimi fiscali variabili tra gli Stati membri. L'intento è duplice: disincentivare il fumo e incrementare le risorse proprie del bilancio dell'Unione Europea. Le tempistiche per l'approvazione definitiva della direttiva rimangono tuttavia ancora incerte, poiché richiederanno l'accordo di tutti gli Stati membri.

L'impatto dell'aumento prezzo sigarette in Italia

Secondo le stime circolate, l'applicazione della nuova direttiva europea potrebbe tradursi in un incremento senza precedenti per i consumatori italiani. Si ipotizza un aumento di circa 3 euro a pacchetto per le sigarette tradizionali. Se questa previsione si concretizzasse, il costo medio di un pacchetto, attualmente posizionato tra i 5 e i 6 euro, supererebbe la soglia degli 8 o 9 euro. Sebbene i prezzi italiani rimarrebbero inferiori a quelli di altri Paesi, come l'Irlanda (dove i costi sono sensibilmente più alti), l'impatto sul potere d'acquisto dei consumatori sarebbe comunque notevole. Questo balzo fiscale potrebbe inoltre generare modeste, ma presenti, ripercussioni sull'inflazione generale nel Paese. L'Italia dovrà quindi bilanciare le direttive UE con la stabilità del mercato interno.

Le reazioni del settore e i rischi del mercato illecito

Le associazioni di categoria dei tabaccai hanno espresso forte preoccupazione riguardo alle possibili conseguenze economiche della misura. Il timore principale è che un aumento così marcato dei prezzi possa incentivare il mercato illegale, spingendo i consumatori verso il contrabbando. Questa dinamica, come osservato in esperienze passate in altri Paesi europei con tassazioni elevate, potrebbe portare a un effetto controproducente per le casse dello Stato, causando una riduzione del gettito fiscale legale anziché un aumento. I rappresentanti del settore sottolineano come i piccoli commercianti e la filiera legale sarebbero i più danneggiati da questa scelta. Il Governo italiano è chiamato a trovare un equilibrio tra gli obiettivi di salute pubblica richiesti da Bruxelles e la sostenibilità economica del settore.

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