Azione Como replica al Sindaco sulla chiusura della scuola di Ponte Chiasso

La nota stampa di Azione Como in cui si accusa il sindaco Rapinese di incapacità nella gestione scuole e di fuggire dal confronto pubblico richiesto dal partito.

A cura di Scuolalink Scuolalink
27 ottobre 2025 11:50
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Pubblichiamo il comunicato stampa giunto in redazione di Azione Como, con il quale si replica alle recenti dichiarazioni del Sindaco Rapinese in merito alle proteste per l'accorpamento delle scuola di Ponte Chiasso. Nel testo, il Responsabile Organizzazione di Azione Como Carlo Bordoni e il Segretario Provinciale Lorenzo Pedretti intervengono sul tema della razionalizzazione delle scuole, sottolineando la necessità di affrontare l’inverno demografico con serietà, competenza e spirito di collaborazione, non con attacchi e propaganda.

Azione Como replica al Sindaco: “Nessuna idea sulle scuole. Attacca, ma come tutti i populisti non sa governare”

Azione Como risponde con decisione alle parole del Sindaco Rapinese pronunciate contro le proteste di sabato per la chiusura della scuola di Ponte Chiasso.

Parole e atteggiamenti che, ancora una volta, nascondono la totale incapacità da parte del Sindaco e della sua maggioranza di gestire in modo serio il processo di razionalizzazione delle scuole.

Azione prende atto della mancata volontà da parte del Sindaco di proporre soluzioni concrete per affrontare il calo delle nascite e le sue conseguenze sulla rete scolastica cittadina.

Sul punto, Carlo Bordoni, Responsabile Organizzazione di Azione Como e membro della Segreteria Regionale, dichiara:

“Noi abbiamo un piano per affrontare il calo delle nascite a Como, un fenomeno che ha evidenti ripercussioni anche sulla gestione delle scuole. Ma il Sindaco Rapinese, come tutti i populisti di questo mondo, si limita a denunciare il problema senza avere idee per risolverlo.

I motivi per cui protestiamo contro la chiusura della scuola di Ponte Chiasso sono noti a tutti: quel quartiere ha bisogno di un presidio sociale come la scuola.

Il piano di razionalizzazione non può prescindere dalla realtà dei tessuti sociali in cui sorgono gli istituti scolastici.

Azione Como, al contrario del Sindaco, ha a cuore la risoluzione dei problemi: per questo continuiamo a proporre un confronto pubblico e costruttivo, basato su dati socio-economici inconfutabili.

Riteniamo inoltre fondamentale riportare al centro del dibattito le famiglie, che devono essere sostenute, non schernite, in un Paese segnato da un drammatico inverno demografico.

A questo punto chiediamo: Sindaco, se è così convinto della sua idea di scuola, perché non accetta un confronto pubblico? Ha forse timore di discutere nel merito?”

Prosegue Lorenzo Pedretti, Segretario Provinciale di Azione Como:

“La razionalizzazione è un tema reale, perché reale è il problema dell’inverno demografico. Ma è un tema complesso, che va affrontato con serietà, competenza e condivisione.

L’attacco agli interlocutori non è degno di un Sindaco: chi guida una città deve avere come obiettivo quello di aiutare i cittadini nella vita di tutti i giorni, offrire loro una Como sempre più vivibile e creare senso di comunità.

Governare non significa risparmiare soldi come farebbe un’azienda qualunque, ma investire nel capitale umano e sociale che rende una città viva e unita.”

Azione Como

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