Bambini plusdotati: chi sono, come riconoscerli e come supportarli a scuola

Scopri chi sono i bambini plusdotati, come riconoscerli e come supportarli con piani didattici personalizzati per valorizzare le loro capacità.

A cura di Marco Marco
28 aprile 2025 15:52
Bambini plusdotati: chi sono, come riconoscerli e come supportarli a scuola - Geniale
Geniale
Condividi

Essere un bambino plusdotato, o gifted, significa possedere un quoziente intellettivo superiore alla media, spesso associato a straordinarie capacità in campi diversi: linguistico, logico-matematico, musicale, spaziale o interpersonale. Tuttavia, queste doti possono nascondersi dietro comportamenti di noia, distrazione o isolamento, soprattutto a scuola, dove i programmi tradizionali faticano a rispondere ai loro bisogni. È fondamentale imparare a riconoscere i segnali della plusdotazione e offrire ai bambini percorsi educativi adeguati per evitare che il talento si trasformi in disagio o insuccesso scolastico.

Cosa significa essere plusdotati

La plusdotazione si definisce principalmente con un quoziente intellettivo superiore a 130, ma oggi si riconosce che il talento può manifestarsi in molteplici forme, non sempre quantificabili con i test tradizionali. Capacità linguistiche precoci, intuizioni matematiche, pensiero astratto sviluppato già prima dei sei anni, curiosità profonda e preferenza per la compagnia di persone più grandi sono tra i segnali più comuni.

Segnali e difficoltà a scuola

Spesso i bambini plusdotati si annoiano in classe, mancando di stimoli adeguati al loro livello. Questa noia può tradursi in distrazione, comportamenti oppositivi o tendenza all’isolamento. Non di rado, la mancanza di riconoscimento del loro potenziale porta a interpretazioni errate dei loro comportamenti, confondendoli con sintomi di ADHD o di disturbi dello spettro autistico.

La diagnosi e i test

Il sospetto di plusdotazione può sorgere in ambito scolastico o familiare. In caso di difficoltà o comportamenti insoliti, ci si può rivolgere ai servizi di neuropsichiatria infantile per effettuare valutazioni specifiche. I test cognitivi aiutano a identificare le capacità superiori e a spiegare atteggiamenti che altrimenti potrebbero risultare problematici nella vita scolastica.

Il ruolo della scuola e il piano didattico personalizzato

Riconoscere la plusdotazione come una forma di neurodiversità implica la necessità di predisporre un piano didattico personalizzato (Pdp). Questo strumento deve prevedere strategie mirate, salti di classe, attività di potenziamento o percorsi alternativi. Tuttavia, non sempre le scuole sono preparate a gestire correttamente questi studenti, rischiando di lasciare inespresso il loro potenziale.

Le tutele legali e il supporto alle famiglie

Recenti sentenze, come quella del Tar di Vicenza, confermano il diritto dei bambini gifted a un'istruzione su misura, ribadendo l'obbligo per le scuole di adottare misure specifiche. Associazioni come Aistap offrono supporto a famiglie e insegnanti, fornendo strumenti per riconoscere e accompagnare al meglio i bambini plusdotati nel loro percorso di crescita e apprendimento