Bando per i corsi Indire sostegno: ecco le novità per i triennalisti

A gennaio prenderanno il via i corsi Indire sostegno dedicati ai docenti con tre anni di servizio. Questa misura punta a stabilizzare il sistema scolastico, garantendo una formazione specialistica mirata per ottenere la riserva nelle graduatorie provinciali.

Dettagli sul bando per i corsi Indire sostegno

Il Ministero dell'Istruzione ha confermato che il bando per i percorsi formativi abbreviati sarà pubblicato all'inizio dell'anno. La procedura mira a ridurre drasticamente il numero di cattedre assegnate a personale non specializzato, favorendo chi possiede già un'esperienza triennale sul campo o titoli ottenuti all'estero. Questo intervento risponde alla necessità di offrire una continuità didattica agli studenti, evitando che insegnanti con punteggi inferiori superino colleghi con maggiore esperienza ma privi del titolo formale.

Tempistiche e vantaggi per le graduatorie gps

Secondo le direttive del MUR, le attività didattiche dovranno concludersi entro giugno per permettere l'aggiornamento delle posizioni lavorative. I partecipanti potranno così beneficiare della riserva prevista nelle GPS, consolidando il proprio punteggio attraverso un percorso della durata minima di quattro mesi gestito dalle università in collaborazione con l'ente di ricerca. Il coordinamento tra i vari enti assicurerà che i tempi tecnici siano rispettati, permettendo ai docenti di ottenere l'abilitazione entro il termine dell'anno scolastico vigente.

Ecco i punti chiave della nuova procedura formativa:

• Requisiti di accesso: possesso di almeno tre anni di servizio specifico sul sostegno o titoli conseguiti all'estero.

• Durata della formazione: i percorsi avranno una durata minima obbligatoria di quattro mesi.

• Finalità occupazionale: inserimento prioritario nelle graduatorie provinciali per le supplenze grazie alla riserva.

• Calendario previsto: pubblicazione dei bandi tra gennaio e febbraio con chiusura delle attività entro giugno.

Il piano di stabilizzazione previsto dal governo intende assorbire gradualmente il precariato storico nel settore del sostegno. Grazie a questa specializzazione abbreviata, il sistema scolastico potrà contare su un numero maggiore di professionisti qualificati, riducendo le criticità legate alle assegnazioni provvisorie e migliorando la qualità dell'inclusione scolastica su tutto il territorio nazionale.